Accordo Apple-Nuance: le prove in Mac OS X Lion

Arrivano le prime inconfutabili prove della partnership tra Apple e Nuance. Presto, probabilmente già con iOS 5 e Mac OS X Lion, parleremo all'iPhone e al Mac per impartire comandi, dettare testi e impostare ricerche online. Il futuro prossimo, per Apple, è la voce.
Accordo Apple-Nuance: le prove in Mac OS X Lion
Arrivano le prime inconfutabili prove della partnership tra Apple e Nuance. Presto, probabilmente già con iOS 5 e Mac OS X Lion, parleremo all'iPhone e al Mac per impartire comandi, dettare testi e impostare ricerche online. Il futuro prossimo, per Apple, è la voce.


Tempo addietro si vociferava della possibile collaborazione tra Apple e Nuance, una nota società che fornisce servizi avanzati di riconoscimento vocale. Ora arrivano le prove, scovate all’interno dell’ultima Developer Preview di Mac OS X Lion inviata di recente agli sviluppatori.

Tra le tante novità della Preview, sarebbero state scoperte inedite voci nelle opzioni di conversione text-to-speech del Sistema Operativo come “Moira” o “Sangeeta”, mutuate direttamente da RealSpeak Solo di Nuance; tant’è che chi volesse sentirne qualcuna in anteprima, può dare un’occhiata a questa pagina di descrizione del prodotto. E ad avvalorare l’ipotesi di una partnership strategica c’è l’ulteriore coincidenza della pagina del demo: tecnicamente è online, ma apparentemente il prodotto non risulta più in vendita. Segno che l’intesa tra le due società potrebbe estendersi fino a comprendere addirittura un’esclusiva sulle tecnologie sviluppate da Nuance.

E’ quindi praticamente certo che Mac OS X Lion e iOS 5 integreranno sofisticate funzionalità di riconoscimento vocale, e la cosa non deve sorprendere neppure più di tanto. Google ha implementato su Android un supporto vocale molto robusto ed altamente pervasivo che consente di impartire comandi, dettare del testo e impostare ricerche attraverso la voce. E con l’implementazione delle API HTML5 Speech, persino Chrome nella sua ultima variante consente la trascrizione automaticamente in testo delle parole dettate via microfono. Come dire, il futuro dell’usabilità passa anche di lì e -viste le attuali scarne capacità di iOS- prima o poi anche Cupertino avrebbe dovuto concentrarsi seriamente sulla questione.

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