Apple destinata a fallire nel giro di due anni

Apple destinata a fallire nel giro di due anni

Una lunga analisi (a mio avviso non troppo specifica e profonda), presentata da David Keppelmeyer, presenta un futuro infausto per l’azienda di Cupertino. Il topic del post è la situazione economica odierna e dell’immediato futuro di Apple: dati alla mano, si mostra che in questo ultimo trimestre Apple avrebbe sofferto di una perdita di ben .621 miliardi, pari a più del 20% del trimestre precedente.


Anche nei mesi precedenti alcuni eventi economicamente destabilizzanti si erano già consumati, assorbendo buona parte delle risorse di Apple: causa persa contro Creative, rimborso per alcune batterie per iPod “vecchi”, altri problemi con le batterie che esplodevano, il random shutdown, GreenPeace, e altri.

Fu poi il tempo del passaggio ai processori Intel: i vecchi PowerPc non arrivavano che a 1.6GHz come velocità massima e l’equipaggiamento con i processori Intel Core Duo aumentò decisamente le macchine, ma non presentò sul mercato che macchine equipaggiate con processori già forniti dai concorrenti ad un prezzo superiore. Ora sul mercato un Mac e un Pc sono intercambiabili, almeno sulla carta: entrambi possono far girare Windows, entrambi utilizzano gli stessi processori, scheda madre e scheda grafica

Al mercato delle macchine, va aggiunta l’uscita sul mercato dello Zune che si presenta come diretto concorrente dell’iPod, grazie a molte specifiche utili con le quali quest’ultimo non è equipaggiato (connessione wireless, tuner radio FM/Am, supporto per diversi formati audio-video,ecc…).

Ciò che Keppelmayer propone per una ripresa di Apple è quello di non spendere nuove risorse nei prossimi due anni per innovare il settore musicale, accontentandosi dei prodotti iPod già esistenti e investire i profitti in un cambio di politica aziendale: produzione e manutenzione del software, demandando la produzione di hardware a terzi.
L’idea vincente, sempre secondo Keppelmayer, sarebbe quella di riuscire a portare la suite iLife anche agli utenti Windows. Così facendo, il software Apple sarebbe in molte più case ed uffici, raccogliendo il merito e i profitti dell’esclusivo prodotto.

E’ un discorso molto profondo e lungo, ma quello che vorrei sapere da voi lettori è: l’orizzonte è realmente così nero o l’autore dell’articolo deve andarci più piano con le anfetamine?

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti