Apple (e altre) a sostegno di uno studente transgender presso la Corte Suprema

Apple si unisce ad altre società in difesa dei diritti transgender in un nuovo caso discusso alla Corte Suprema.
Apple (e altre) a sostegno di uno studente transgender presso la Corte Suprema
Apple si unisce ad altre società in difesa dei diritti transgender in un nuovo caso discusso alla Corte Suprema.

Apple continua ad impegnarsi nella lotta per i diritti dell’individuo e contro le discriminazioni, unendosi ad altre grandi compagnie nel sostenere uno studente transgender in un procedimento legale discusso presso la Corte Suprema degli Stati Uniti.

La società di Cupertino ha già dimostrato chiaramente più volte qual è la propria posizione su certe questioni che, con la nuova amministrazione negli USA guidata da Donald Trump, si trovano ormai quotidianamente sulla cresta dell’onda del dibattito.
Tim Cook si è espresso in modo molto diretto riguardo all’intenzione di Trump di smantellare le linee guida anti-discriminazione instaurate da Obama sulla condivisione di determinati ambienti collettivi (bagni, spogliatoi, docce, etc…) da parte di individui transgender.

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Come riportato dal New York Times, l’azienda ha deciso di supportare il caso di Gavin Grimm, studente transgender della Gloucester County School, rappresentato dalla American Civil Liberties Union. Assieme ad altre 53 compagnie, tra cui Amazon, Microsoft, eBay, Intel, LinkedIn, PayPal, Salesforce, Twitter, Yahoo e Yelp, Apple ha firmato un documento redatto e sottoposto alla Corte Suprema da Human Rights Campaign, associazione senza scopo di lucro attiva nella difesa dei diritti LGBTQ.

“Queste aziende stanno mandando un potente massaggio ai ragazzi transgender ed alle loro famiglie, ricordando loro che i business più importanti in America li sostengono” dice il presidente di Human Rights Campaign, Chad Griffin.

La controversia nasce dalla decisione dell’attuale amministrazione di concedere ai singoli stati la scelta su come gestire la questione, eliminando la protezione garantita dall’amministrazione Obama soprattutto nelle regioni dove l’influenza dei conservatori è maggiormente pressante.

Il caso verrà discusso dalla Corte a fine mese.

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