Apple, Facebook: 18 mesi di trattative fallite

Apple, Facebook: 18 mesi di trattative fallite


Sapevamo che, in un qualche momento delle loro trattative, tra Apple e Facebook qualcosa si fosse incrinato, e così si spiega il blocco delle API di Ping da parte del portalone social, e la rimozione dell’interfacciamento lato iTunes. In realtà, scopriamo solo ora, pare che le contrattazioni fossero andate avanti per ben più di 18 mesi, prima del lancio di Ping. Un lungo e rugginoso rapporto costellato di incomprensioni.

Come sottolineato anche dallo stesso Jobs, Apple e Facebook hanno insistito parecchio per cercare di trovare una partnership comune che andasse bene per entrambe le parti; tuttavia, Facebook avrebbe spinto per dei “termini troppo onerosi da accettare”, cui sarebbe seguito l’interfacciamento non autorizzato di Cupertino (solitamente non serve autorizzazione, ma in casi di enorme traffico è necessario negoziare accordi per tutelare i dati degli utenti e l’infrastruttura) e il conseguente blocco.

Da principio, Jobs intendeva creare un servizio di tracciamento musicale sulla struttura esistente di Facebook (ricordate il brevetto che metteva il social al centro di iOS?), senza investimenti onerosi né inutili sdoppiamenti:

Ciò avrebbe permesse ad Apple di ottenere quel che voleva dalla relazione -vale a dire maggiori vendite di iTunes ed iPod- senza dover ricorrere alla costituzione di un social network di sana pianta.

La questione è tutto sommato piuttosto semplice:


Questo è il problema di lavorare con Facebook, che ora ha un peso specifico tale -e dati tanto importanti- che sa benissimo di essere una delle società più importanti della Silicon Valley. “Lavorare con una gigantesca società come Facebook, a questo punto, è come farlo con la Microsoft degli anni ’90”, avrebbe riferito un veterano della Silicon Valley.

Come dire, piccole frizioni con piccole startup, e dolori epici con società che fanno la storia del Web. E ora che Apple ha invaso i terreni di Facebook (social network e pubblicità), a quest’ultimo non resta che replicare lo sconfinamento nei terreni avversari: e non sarà un caso se proprio in questi giorni si parla del progetto segreto per la creazione di un Facebook Phone, cosa che ovviamente è stata ufficialmente -e vigorosamente- smentita.

E’ difficile prevedere gli sviluppi di questa vicenda, ma i colpi di scena potrebbero non mancare. E’ noto infatti che, sebbene con aspettative minori e un po’ d’amaro in bocca, contatti tra le due società siano attualmente in corso.

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