Apple monitora le ore di lavoro degli operai partner

Apple ha iniziato a monitorare le ore di lavoro degli operai partner nella Catena delle forniture. E scopriamo che ora impiega 1 milioni di dipendenti.
Apple monitora le ore di lavoro degli operai partner
Apple ha iniziato a monitorare le ore di lavoro degli operai partner nella Catena delle forniture. E scopriamo che ora impiega 1 milioni di dipendenti.

Nella pagina dedicata al codice di auto-condotta istituita da Cupertino, Apple ha iniziato a monitorare attivamente le ore di lavoro degli operai partner coinvolti nella produzione di iPhone, iPod ed iPad. Scopriamo così che il loro numero ha superato il milione rispetto alle 900.000 unità della precedente relazione.

Nel descrivere la cosa, Apple spiega:

Per Apple, cessare la pratica dell’industria di ricorrere agli straordinari è una priorità per il 2012. Il nostro approccio di riduzione delle quantità eccessive di lavoro si è evoluta nel corso degli anni da un piccolo programma sperimentale ad un approccio completo che collega tra loro formazione, consultazione del management, integrazione con le decisioni dell’approvvigionamento e una verifica costante delle pratiche e dei sistemi degli orari di lavoro.
Andando a fondo nella nostra catena delle forniture, ora seguiamo i dati di oltre 1 milione di lavoratori con cadenza settimanale. A novembre, l’88% dei delle settimane di lavoro era inferiore al massimale di 60 ore specificato dal codice di condotta di Apple. Noi consentiamo il lavoro oltre il limite di 60 ore ma solo per quanto lo desiderano, ed esclusivamente in periodi di maggior carico.

Il grafico che vedete qui sopra misura quindi le ore degli operai nel corso del tempo e la conformità della settimana lavorativa alle 60 ore massime previste. Ovviamente -lo sottolinea anche Apple- è possibile che si verifichino picchi superiori al 100%, ma si tratterebbe di carichi eccezionali smaltiti attraverso straordinari remunerati a parte.

In generale, e al netto di eventuali colpi di scena, negli ultimi mesi non c’è stato bisogno di ricorrere all’overtime, sebbene sia evidente un aumento dell’impegno nel periodo estivo che ha preceduto il lancio di iPhone 5, iPad mini, iPad di quarta generazione, nonché dei nuovi iPod e Mac.

Questi sforzi verso la trasparenza non saranno risolutivi ma vanno certamente nella giusta direzione. Tant’è che, anche per tali ragioni, Tim Cook potrebbe presto essere insignito del premio “Persona dell’Anno 2012” del Time.

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