Brutte notizie per Nokia, e non ci riferiamo alle recenti querelles legali. Stando all’inchiesta condotta da Strategy Analytics, infatti, nel terzo trimestre 2009 Cupertino ha superato l’utile operativo generato da Nokia nel settore mobile USA e si assesta al primo posto. E mentre blasonati concorrenti come Motorola e Sony Ericsson restano fissi al 5% di share, Nokia scende al 37% (record negativo che ci riporta al 2007) ed iPhone si assesta al 2,5% del mercato mondiale.
Con 7,4 milioni di iPhone venduti, ricavi stimati per 1,6 miliardi di dollari, e nonostante la mancanza di esperienza nel settore, Apple supera con ampio margine gli 1,1 miliardi di dollari generati da Nokia. E mentre quest’ultima vende molti più cellulari ma di basso e medio profilo (che quindi garantiscono margini parecchio più bassi), Apple si è concentrata sulla fetta più redditizia dell’utenza, intorno alla quale ha sapientemente creato un efficiente ecosistema che in molti vorrebbero imitare. Alex Spektor, analista di Strategy Analytics, afferma:
Con forti volumi, alti prezzi all’ingrosso e stretti controlli sui costi, il venditore di PC ha fatto irruzione con successo nel mercato dei telefoni mobili solo due anni fa
C’è comunque da aggiungere che, sebbene la notizia risulti decisamente interessante, d’altro canto va contestualizzata un minimo. Storicamente, infatti, Nokia ha sempre sottovalutato il mercato USA, che invece per Apple è terreno di caccia consolidato; nella gran parte dei casi la società finlandese introduce i suoi modelli di punta con parecchi mesi di ritardo rispetto all’Europa, e spesso sono a prezzo pieno e svincolati da accordi con gli operatori. Questa, sul mercato americano, è un’impostazione che funziona poco, e l’unico modo per uscirne, garantisce Spektor, è di concentrarsi maggiormente sugli USA e soprattutto sui telefoni evoluti, magari con Android.
