Apple Watch l’ha fatto di nuovo: ha salvato un’altra vita umana, grazie al controllo in tempo reale del battito cardiaco. È accaduto negli Stati Uniti.
[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/184171/apple-watch-gli-salva-la-vita-e-tim-cook-lo-chiama-al-telefono”]Apple Watch ha salvato un’altra vita. Stavolta è accaduto a Paul Houle, un giovane giocatore di football del Massachusetts, e se non fosse stato per il suo orologio, ora sarebbe probabilmente morto. Ecco perché si è attivato addirittura Babbo Natale Tim Cook.[/related]
[related layout=”right” permalink=”https://www.melablog.it/post/182613/apple-watch-potrebbe-aver-salvato-gia-una-vita-umana”]Quello che è capitato a Ken Robson, 64 anni, poteva passare inosservato. E invece…[/related]
Il 62enne Dennis Anselmo stava lavorando ad una staccionata quando ha iniziato a sentirsi “a pezzi;” “Mi sentivo malissimo,” ha dichiarato ai giornali, “come se avessi una brutta influenza. Ho lavorato per altri 10 minuti ma alla fine ho detto al mio aiutante che avevo bisogno di risposarmi un attimo.”
Poi, ha controllato per scrupolo il suo Apple Watch e ha scoperto che il suo battito cardiaco -normalmente molto basso, attorno ai 50 battiti al minuto- era schizzato a 210 battiti, una condizione che spesso preannuncia un attacco di cuore. Così dopo aver chiamato i paramedici, l’uomo è stato scortato in ospedale, dove un’operazione di diverse ore ha permesso di ripulirgli le arterie.
“Mi hanno detto che se fossi andato a casa, e magari a letto, come fanno in tanti, probabilmente mi sarebbe venuto un altro attacco notturno, ben più grave. Sono i secondi attacchi, quelli che uccidono. È un problema comune.”
Dennis Anselmo è un appassionato di alta tecnologia, e racconta di possedere altri 35 dispositivi e bracciali smart; tuttavia dopo quanto accaduto, giura, non lascerà più a casa il suo Apple Watch.
[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/142774/8-app-per-iphone-che-potrebbero-salvarvi-la-vita”]L’iPhone è molto più che un semplice telefono, e in più è sempre con noi. Ecco perché in qualche caso può rivelarsi fondamentale per salvare la nostra vita e quella degli altri. Basta avere le app giuste.[/related]