Brevetti: Apple pensa alla pubblicità contestuale

Brevetti: Apple pensa alla pubblicità contestuale


Un nuovo brevetto depositato dagli ingegneri di Cupertino e intitolato “System and method for providing contextual advertisements according to dynamic pricing scheme” (“Sistema e metodo per fornire pubblicità contestuali secondo uno schema di prezzi dinamico”) permetterà in futuro ad Apple di vendere pubblicità altamente specifica costruita sui gusti e le preferenze dell’utente, con invio automatico di coupon e buoni spesa, e l’impiego di tecnologie ponte come RFID. Tutto per massimizzare l’efficacia della promozione.

Irretire orde di utenza mobile non è affatto semplice, e a Cupertino lo sanno bene. Per questa ragione stanno sviluppando un tipo di marketing molto aggressivo ma trasparente, tanto preciso da correre il rischio di risultare perfino utile per l’utenza. Il brevetto prevede infatti un sistema di attribuzione dei costi della campagna totalmente basato su fattori di marketing che indicano la probabilità di successo di uno spot: si parla, in altre parole, della percentuale di possibilità che la vendita vada in porto.

Inoltre, il sistema è concepito espressamente per interfacciarsi con tag RFID, codici a barre e matrici grazie a particolari sensori, o semplicemente attraverso la webcam fornita di serie. Ciò consente di ottenere sconti e bonus:


Per esempio, se la pubblicità inviata fornisce un coupon per un pasto presso un ristorante, il ristoratore può includere diverse ed utili indicazioni come la tipologia di piatti contemplata, gli orari del giorno in cui c’è più afflusso di pubblico, le coordinate GPS del ristorante, le parole chiave per trovare informazioni utili sul Web, le previsioni meteo etc.

Il concept poi può essere spinto anche oltre queste indicazioni, basandosi su parametri come la posizione nel mondo e l’ora. Per esempio, l’utente può scaricare uno spot o un coupon in un dato momento, ma può non essere in grado di accedervi o attivarlo fino all’arrivo – per dire – da un’altra parte della città. L’idea di fondo, comunque, è che gli spot e le promozioni passino per i network WiFi che i gestori dei vari servizi mettono a disposizione; un modo, insomma, per coniugare efficacemente ed elegantemente le necessità di promozione con le esigenze degli utenti.

Originariamente depositato il 14 novembre 2008, il documento porta in calce la firma di Gloria Lin e Michael Rosenblatt, e si sposa magnificamente col progetto iAd e altri brevetti simili.

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