Un recente brevetto accordato ad Apple dallo United States Patent and Trademark Office descrive una nuova metodologia per costruire tastiere estremamente più sottili e leggere rispetto ai modelli attuali. Revisione in arrivo?
Attualmente, la tastiera del MacBook Pro su cui vengono battute queste stesse parole funziona con una tecnologia chiamata “Scissor-switch;” in pratica sotto ogni tasto esistono due parti plastiche che si intrecciano alla maniera delle forbici, da cui il nome. L’idea alla base del brevetto è di abbandonare toutcourt questo tipo di approccio in favore di una “leva a supporto rigido” (“rigid support lever”) in grado di ridurre a 0,2 mm lo spazio necessario alla corsa del tasto.
Ciò consentirà in futuro di poter utilizzare materiali molto piacevoli al tatto, come pietra o vetro, e che oggi debbono essere accantonati per motivi di convenienza e praticità. Il nuovo meccanismo infatti sarebbe sufficientemente solido per fornire un buon feedback tattile garantendo al contempo il sostegno necessario alla placchetta superiore del tasto.
Infine, una “finitura elastometrica” (“elastometric spacer”) fatta ad esempio di gomma o silicone -e posta tra la superficie del tasto e il meccanismo sottostante- permetterebbe di abbattere le vibrazioni e ottenere una piacevole sensazione di morbidezza. Il tutto, con una tastiera mediamente molto più leggera e sottile di qualunque modello reperibile oggi sul mercato. Il documento porta in calce la firma di Patrick Kessier, Bradley Hamel e James J. Niu, e risale all’agosto del 2010.