Chi "punta" Safari?

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Il lancio, nel corso del keynote al WWDC, di Safari per Windows, ha aperto un nuovo scenario nel mercato dei browser web. Indipendentemente dalle polemiche riguardo i bug e le vulnerabilità (che pare siano state corrette), il milione di donwload del browser Apple nelle prime 48 ore lancia la società di Cupertino come protagonista nel settore.

Ma c’è una slide, tra quelle che accompagnavano l’annuncio al WWDC, che ha scatenato accesissime discussioni nelle comunità web. Le prospettive di crescita di Safari vengono, infatti, mostrate a discapito esclusivo di Firefox, il prodotto basato su Mozilla che sta dando tanti grattacapi a Microsoft.

Il CEO di Mozilla, John Lilly, non ha dubbi: Steve Jobs non lascia nulla al caso e quella diapositiva è un’inequivocabile dichiarazione di guerra nei confronti di Firefox.

Se si sia trattato di una svista o di un messaggio mirato non è noto. Appare tuttavia piuttosto chiaro che la strategia di Apple dovrebbe essere modulata in due modi profondamente diversi a seconda che si voglia rosicchiare quote a Internet Explorer o a Firefox.

L’utenza dei due browser è, infatti, piuttosto diversa. Già il fatto che il primo sia preinstallato in tutti i PC Windows mentre il secondo vada volontariamente scaricato rende l’idea della questione. Firefox, infatti, cresce grazie alle sue caratteristiche migliori rispetto a IE, e grazie al passaparola tra gli utenti.

Sono, dunque, 2 gli aspetti principali che dovranno caratterizzare la strategia Apple.
Da un lato le prestazioni di Safari dovranno come minimo raggiungere quelle di Firefox, leader in termini di affidabilità, sicurezza e versatilità; caratteristiche che, francamente, non si sono viste nella prima release del browser della mela.
Dall’altro lato, a Cupertino dovranno trovare un metodo di distribuzione più efficace del tamtam mediatico: e qui l’accoppiamento con iTunes potrebbe essere determinante.

Non ci sono certezze, allo stato attuale, su quale strategia Apple adotterà, così come non sono chiari gli stessi obiettivi di Cupertino per questa operazione. E basarsi su una singola diapositiva potrebbe essere più che mai fuorviante.

Da sottoscrivere, in ogni caso, le eleganti parole di John Lilly, che pur criticando la presunta dichiarazione di guerra di Apple, sottolinea come un nuovo concorrente con può che giovare al mercato.

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