Adobe non è più sola contro tutti! Chrome ha annunciato che fra 2 mesi smetterà di dare supporto tecnico al codec H.264 per la compressione video. Il formato H.264 è invece portato avanti con forza da Apple e Microsoft, assieme a HTML5, le cui specifiche descrivono il supporto video senza dettagliare nessun particolare formato video. Apple e Microsoft in testa ritengono che H.264 sia il formato da adottare, difatti IE9 supporterà soltanto la riproduzione di flussi H.264.
Google ha annunciato nel suo blog che supporta i codec open source WebM (VP8) e Theora. Un punto chiave per Google, che insiste: “Anche se H.264 gioca un ruolo importante nel panorama dei video, il nostro scopo è permettere l’innovazione open source e quindi ritireremo il supporto al codec e focalizzeremo le nostre risorse verso tecnologie completamente aperte.”
La guerra dei codec non termina qui: il consorzio MPEG-LA, che controlla H.264, ha annunciato battaglie legali sui brevetti visto che il codice dei codec VP8 è in molti punti molto simile a quello di H.264. Nel frattempo, MPEG offre licenza gratuita per H.264 agli utenti finali, un cambiamento di rotta mirato ad accattivare gli utenti.
Sull’altro lato del campo da battaglia, la contromossa di Google fu di annunciare la sua intenzione di restringere l’uso di VP8 per chi decidesse di combattere il formato nei tribunali, pretendendo una possibile violazione di diritti tecnologici. Un ricatto che lasciò freddo Steve Jobs, il quale fece notare, attraverso il blog di Jason Garrett-Glaser, uno sviluppatore x264, che “VP8 è semplicemente troppo simile a H.264: una concisa descrizione, anche se leggermene imprecisa, descrizione di VP8 sarebbe ‘la baseline di H.264 con un miglior algoritmo di codifica dell’entropia’.