E se Apple diventasse azionista di Hon Hai (Foxconn)?

Hon Hai, proprietaria di Foxconn, è a caccia di capitali con un'importante emissione d'azioni. Apple, con la sua liquidità, potrebbe decidere di comprarne una parte e affrancarsi così da Samsung.
E se Apple diventasse azionista di Hon Hai (Foxconn)?
Hon Hai, proprietaria di Foxconn, è a caccia di capitali con un'importante emissione d'azioni. Apple, con la sua liquidità, potrebbe decidere di comprarne una parte e affrancarsi così da Samsung.


Più che d’una indiscrezione vera e propria, quella di MicGadget somiglia forse ad una interessante riflessione o tutt’al più ad una intrigante possibilità; ma la notizia merita. Di recente Hon Hai Group, la multinazionale taiwanese proprietaria di Foxconn, ha ufficialmente dichiarato una manovra d’emissione di circa 33,9 milioni di dollari in azioni, e tra gli acquirenti interessati si vocifera ci sia anche Apple.

Lo scopo è la raccolta dei fondi necessari per ammodernare gli impianti, tenere il passo coi tempi e mandare avanti le sempre più onerose attività di ricerca e sviluppo; qualcosa attorno ai 3 miliardi di dollari di capitalizzazione, per intenderci. E Apple, con le proprie sostanze, non avrebbe alcuna difficoltà a diventare uno degli investitori di maggioranza:

Apple possiede miliardi di dollari cash. Oltre alla distribuzione dei dividendi e al buyback, Apple non ha escluso la possibilità di acquisire le azioni di Hon Hai per espandere l’alleanza strategica con quest’ultima. E sebbene la ricerca di fondi della Hon Hai rappresenti il tentativo più grande mai visto nella storia dell’industria tecnologia taiwanese, il mercato sembra incerto sui nomi degli investitori. Se Apple usasse tutte le sue riserve per rastrellare azioni Hon Hai, sarebbe in grado di portarsi a casa il 9% del produttore, o all’incirca 1 miliardo di azioni. Così facendo, acquisirebbe le linee d’assemblaggio della Hon Hai (e quindi di Sharp), e ne diventerebbe dunque il secondo più grande azionista.

La prospettiva serba di sicuro un certo fascino, ma d’altro canto l’affidabilità della fonte è tutt’altro che provata. Negli ultimi anni Apple ha visto aumentare la propria influenza sui produttori partner a suon d’accordi milionari; è accaduto per le memorie NAND, di cui è il principale acquirente a livello mondiale, e potrebbe benissimo ripetersi in questo caso. I vantaggi collaterali dell’operazione, infatti, includerebbero un maggior controllo sui processi produttivi della Foxconn e una robusta alternativa a Samsung per l’approvvigionamento della componentistica chiave. E di questi tempi, hai detto niente.

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