Ecco perché Apple potrebbe raggiungere i 4 trilioni entro fine 2022

Entro la fine dell'anno, Apple potrebbe arrivare a una capitalizzazione di mercato di oltre 4 trilioni di dollari. Ecco come.
Ecco perché Apple potrebbe raggiungere i 4 trilioni entro fine 2022
Entro la fine dell'anno, Apple potrebbe arrivare a una capitalizzazione di mercato di oltre 4 trilioni di dollari. Ecco come.

Dopo essere diventata la prima azienda a toccare la capitalizzazione monstre di 3 trilioni di dollari, Apple tenterà l’azzardo. E con Apple Car e Apple Glasses, e con la spinta sui servizi, potrebbe raggiungere il record dei 4 trilioni.

Sembra passata un’eternità (anche due), da quando Microsoft doveva investire in Apple per tenerla in vita nel 1997; eppure oggi la pietra miliare dei 3 trilioni è già stata segnata, e si parla di quella successiva. “Apple ha bisogno di comprendere che il potere di mercato consolidato con l’App Store e coi prezzi di iPhone è destinato a scomparire” ha spiegato a Yahoo Campbell Harvey, professore ordinario alla Duke University Fuqua School of Business.

La buona notizia -per Apple e i suoi investitori- è che questa differenziazione di prodotto è già da iniziata da tempo, con Apple Watch, iPad, AirPods ma anche con i servizi tipo Apple TV+ e iCloud+. E con le novità in arrivo nel 2022 e negli anni a venire, le cose potrebbero subire un’ulteriore accelerata.

Il riferimento ovviamente è a Glasses, che dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno, e Apple Car, il sistema di guida autonoma con la mela. Ed è su questo terreno che si giocheranno le sfide più importanti del futuro dell’industria high-tech.

La bravura di Apple non è solo quella di sapere progettare buon hardware ed eccellente software; Steve Jobs ha saputo soprattutto intercettare e inventare (e dunque indirizzare) i nuovi trend tecnologici, spesso con scommesse azzardate. Ma soprattutto è capace di prendere le tecnologie attuali e renderle finalmente utilizzabili, a portata di essere umano. Gli Oculus Quest 2 e la Sony PlayStation VR sono scomodi e voluminosi, offrono una grafica relativamente pixelata e in generale risultano inadatti alle grandi masse. Apple potrebbe partire da qui per offrire un’esperienza utente profondamente diversa.

Un esempio di questo è AirPods; prima di loro, esistevano milioni di modelli di auricolari true wireless, ma AirPods ha cambiato completamente le aspettative dell’utenza, ha sollevato l’asticella del mercato, e ha segnato il minimo sindacale che ci si aspetta da un paio di cuffie. In una parola, innovazione.

Da Apple ci si aspetta la prossima, grande rivoluzione digitale. “Davvero pensi che tra 10 anni le persone si porteranno dietro un rudimentale iPhone o qualsiasi altra cosa che abbiamo oggi?” Il futuro è promettente e, se Apple saprà mantenere il primato, anche proiettato verso nuovi record di capitalizzazione.

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