Sam Ray, un diciottenne del Tennessee, è finito sotto al suo grosso pickup mentre effettuava una riparazione; d’improvviso, il cavalletto ha ceduto e 2,5 tonnellate di lamiera e acciaio gli hanno bloccato torso e braccia. Per fortuna, aveva un iPhone in tasca.
[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/182613/apple-watch-potrebbe-aver-salvato-gia-una-vita-umana”]Quello che è capitato a Ken Robson, 64 anni, poteva passare inosservato. Di tanto in tanto, si sentiva un po’ fiacco e stordito, come per un colpo di calore o un calo di zuccheri; il suo Apple Watch, tuttavia, l’ha messo sulla buona strada per una diagnosi corretta.[/related]
“Questo braccio,” ha spiegato ai giornalisti indicando l’arto destro, “era storto sopra la mia testa. So che premeva contro il tubo di scappamento, visto che è tutto ustionato.” Purtroppo, nei paraggi non c’era nessuno, e le urla del ragazzo si perdevano nella campagna.
È stato allora che ha sentito la voce di Siri. L’iPhone in tasca, evidentemente, premeva contro i fianchi, e dopo qualche tentativo, Sam è riuscito ad attivare l’assistente virtuale di Cupertino. Proprio quando iniziava a perdere le speranze.
Ha chiesto e ottenuto di chiamare il 911, e sebbene non riuscisse a sentire l’operatrice che gli ha risposto, è riuscito a farsi comprendere dall’altra parte; i soccorsi sono arrivati tempestivamente grazie alla triangolazione del segnale, e il teenager se l’è cavata con qualche costola rotta, escoriazioni su metà del corpo, una commozione cerebrale e qualche bruciatura. Ma tutto si è risolto per il meglio.
“Credo proprio che mi toccherà restare con iPhone tutta la vita,” ha chiosato Sam poco dopo l’incidente; “dopotutto, glielo devo.”