I consumatori europei si battono contro FairPlay

I consumatori europei si battono contro FairPlay

I consumatori europei non riescono proprio a digerire FairPlay, il sistema di protezione dei contenuti acquistati su iTunes Store.
Sempre più associazioni di consumatori del vecchio continente si stanno riunendo per costringere Apple a rivedere le limitazioni imposte sui brani “.m4p”.
Al nocciolo iniziale, costituito da consumatori dei paesi scandinavi, si sono recentemente aggiunte associazioni olandesi, francesi e tedesche, andando a costituire un movimento di una certa importanza numerica.
E Apple non è stata sorda alle rimostranze degli europei: pare che si siano già svolte 2 riunioni tra gli emissari di Cupertino e i delegati dei consumatori. Riunioni nelle quali le due controparti hanno avuto modo di illustrare le proprie ragioni e mettere giù alcune bozze di compromesso.

Le associazioni in lotta con Apple sono forti delle nuove leggi sulla concorrenza in questo specifico campo recentemente introdotte dai governi francese e norvegese, che imporrebbero ad Apple di rendere i brani venduti compatibili con tutti i lettori musicali in commercio, e non solo con iPod.

Da parte sua, Apple è invece sostenuta dalle normative della Comunità Europea, le cue direttive devono obbligatoriamente essere recepite dai paesi membri. Secono quanto stabilito da Bruxelles, infatti, il sistema FairPlay non è in contrasto con le leggi comunitarie sulla concorrenza e, men che meno, per Apple si profilerebbe il reato di abuso di posizione dominante.

L’ombudsman norvegese (equivalente al nostro “difensore civico”) ha recentemente dato ragione alle associazioni di consumatori, dichiarando FairPlay illegale e, da un punto di vista strettamente giuridico, ciò è in perfetta armonia con la legge norvegese.

Il problema di fondo sta nel contrasto tra la normativa comunitaria (come detto competente in materia) e le leggi speciali francesi. Questo ha causato una imbarazzante empasse: da un alto, infatti, si profilerebbero addirittura sanzioni per la Francia, ree di non aver recepito quando stabilito da Bruxelles, dall’altro, tuttavia, il commissario europeo per la concorrenza, l’olandese Neelie Kroes, non ha ancora dichiarato una posizione ufficiale.

Vedremo come andrà a finire…

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