iBooks: ancora malumori dagli sviluppatori

iBooks: ancora malumori dagli sviluppatori


Abbiamo già parlato in svariate occasioni sia della politica di Cupertino sulle approvazioni nell’App Store, sia della scarsa trasparenza che storicamente caratterizza l’intero processo e i rapporti con gli sviluppatori. Questa volta, tuttavia, potrebbe volerci molto più che una mail di Phil Schiller per sedare i malumori: l’applicazione iBooks creata da Apple, infatti, non segue le linee guida dettate da Apple stessa.

Se per la propria app di consultazione e acquisto degli ebook Cupertino avesse seguito l’iter cui sono sottoposti i comuni sviluppatori, avrebbe quasi certamente rimediato una sonora bocciatura. Il problema è che il software fa appello a parecchie API private e non documentate per funzionalità che non possono essere riprodotte dai concorrenti, come quella che regola la luminosità dello schermo all’interno dell’applicazione stessa.

Il timore, quindi, è che Apple possa mantenere forzosamente una posizione di indubbio vantaggio rispetto agli altri produttori di software attraverso pratiche che essa stessa depreca. Al di là del pessimismo, comunque, c’è una sostanziosa possibilità che domani vengano annunciate novità anche su questo fronte, e nulla vieta che in occasione del nuovo SDK di iPad OS 4.0 vengano sciolti nuovi lacci e lacciuoli.

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