Il Veto di Obama in favore di Apple è costato 1 miliardo di dollari a Samsung

Il valore di mercato negli USA di Samsung è precipitato dopo l'intervento dell'amministrazione Obama che ha fermato il blocco alle vendite di alcuni modelli di iPhone e iPad. Bruciato un miliardo di dollari in poche ore ai danni di Samsung.
Il Veto di Obama in favore di Apple è costato 1 miliardo di dollari a Samsung
Il valore di mercato negli USA di Samsung è precipitato dopo l'intervento dell'amministrazione Obama che ha fermato il blocco alle vendite di alcuni modelli di iPhone e iPad. Bruciato un miliardo di dollari in poche ore ai danni di Samsung.

Aggiornamento del 6 agosto 2013, a cura di Giacomo Martiradonna.

La querelle legale tra Apple e Samsung sta creando sempre più malumore anche in contesti non direttamente collegati alle due società. In linea puramente teorica, il giudice -giudice americano di tribunale americano- aveva stabilito la violazione da parte di Cupertino della proprietà intellettuale dell’avversaria. A seguito di ciò, sempre in teoria si intende, lo US International Trade Commission (USITC) ha imposto il blocco delle vendite negli USA per le varianti AT&T di iPhone 4, iPhone 3GS e iPhone 3G, iPad originale e iPad 2. Il tutto con decorrenza immediata, a partire da ieri 5 agosto.

Senonché, con una procedura che rientra nelle prerogative del Presidente degli Stati Uniti (ma che non veniva utilizzata dal 1987), l’amministrazione Obama ha posto il veto sul veto, in pratica annullandolo. La questione però sta creando altre ramificazioni inaspettate che rischiano di trasformarsi in un boomberang. Samsung, infatti ha deciso di appellarsi alla delibera dell’ITC, rea di aver riconosciuto la violazione solo di un brevetto contro i 5 presentati dalla società. Proprio mentre accadevano due cose lontane tra loro ma collegate: da una parte, il governo sudcoreano ha espresso preoccupazione per gli eventi, arrivando a chiedere una ” sentenza equa e ragionevole.” E dall’altra, l’ITC sta per esprimersi sul blocco delle importazioni dei terminali Samsung, con scenari apocalittici per la società.

In linea di massima, il Financial Times getta acqua sul fuoco. “I margini perativi, e la crescita nel medio e lungo periodo,” scrive l’analista di Berenberg Bank Adnaan Ahmad, “sono quelli i veri problemi per le due.” Come dire, delle beghe legali gli azionisti si curano poco fintanto che il denaro continua a fluire. Il problema è che l’intervento di Obama ha bruciato in poche ore 1 miliardo di dollari di valore di mercato per Samsung, ed è questo -più che tutto il resto- che preoccupa gli addetti ai lavori e il governo di Seul. Difficile dire cosa accadrà nelle prossime ore, ma una cosa oramai appare chiara: ci saranno probabilmente altre conseguenze inaspettate, sia nella guerra dei brevetti in sé che sul piano politico e internazionale.

Guerra Apple Samsung, Obama salva le vendite dell’iPhone

Samsung-Apple

L’amministrazione Obama ha posto un veto parziale all’importazione e vendita di alcuni iPhone e iPad nel territorio degli Stati Uniti stabilito dallo US International Trade Commission (USITC) in seguito alla recente vittoria legale della rivale Samsung. Ciò significa, in altre parole, che Cupertino potrà continuare a vendere i propri prodotti in deroga alle decisioni prese dai giudici nelle più recenti sentenze.

Il blocco delle vendite si applicherebbe ai modelli AT&T di iPhone 4, iPhone 3GS e iPhone 3G, oltre che iPad originale e iPad 2; tutti colpevoli, a dire dell’agenzia, di violazione del brevetto Samsung numero 7.706.348 intitolato “Apparatus and method for encoding/decoding transport format combination indicator in CDMA mobile communication system.”

In una lettera inviata stamane al presidente dell’USITC, il rappresentante per il Commercio degli USA Michael B. G. Froman scrive che “è stato deciso di disapprovare l’ordine di esclusione e il blocco alle vendite imposto dallo USITC,” aggiungendo che “l’amministrazione Obama si impegna nel promuovere l’innovazione e il progresso economico, anche attraverso una protezione adeguata ed efficace dei diritti relativi alla proprietà intellettuale.” Eppure, l’intervento presidenziale non è qualcosa che si vede tutti i giorni.

Repubblica, ad esempio, scrive:

Una decisione rara, che sicuramente farà discutere: era dal 1987 che un presidente non bloccava un provvedimento di questo tipo. Il 4 giugno scorso la Commissione aveva stabilito il bando e quindi lo stop all’importazione di alcuni prodotti fabbricati in Cina […].
La decisione è stata comunicata da Michael Froman, rappresentante per il commercio Usa, che ha spiegato come “ci sono timori che i titolari del brevetto stanno acquisendo troppa forza sui competitor che hanno una licenza per l’uso della tecnologia”.

Apple ovviamente ha ringraziato festante, soddisfatta per il corso del tutto inaspettato preso dagli eventi; Sul fronte Samsung, invece, per ora tutto tace, ma si preannuncia tempesta. Le due società sono coinvolte da anni in una lunga e costosa diatriba legale riguardo la paternità degli smartphone come li conosciamo oggi, e questo nuovo capitolo della saga aggiunge parecchio dissapore su una vicenda già sufficientemente amara. Se Obama non fosse intervenuto, il divieto sarebbe diventato effettivo a partire da oggi.

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