Aggiornamento del 2 luglio 2014 – A cura di Rosario.
In occasione dell’uscita di iOS 7.1.2, ci chiedevamo se il jailbreak untethered Pangu funzionasse ancora con la nuova versione del sistema operativo per dispositivi mobili di Apple. Adesso, abbiamo la conferma che la vulnerabilità è ancora presente.
L’aggiornamento effettuato dall’azienda californiana, come saprete, ha sistemato una serie di bug legati a particolari problemi di iOS 7, ma Apple evidentemente non ha voluto cambiare il proprio programma di update sul software, preferendo rimandare il “rimedio” alla falla utilizzata da Pangu. Ricordiamo che il jailbreak untethered funziona sia su Mac che su Windows, a questo punto allo stesso identico modo con iOS 7.1.2 rispetto alla versione 7.1.1.
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Si tratta sicuramente di una buona notizia per i singoli utenti che intendono effettuare il jailbreak senza rinunciare agli ultimi aggiornamenti di Apple, anche se le polemiche su Pangu non accennano a diminuire. C’è chi accusa infatti il team di sviluppo di aver potenzialmente mandato all’aria il lavoro per scoprire le vulnerabilità, in attesa dell’uscita di iOS 8 che si candida così a contenere i fix per evitare il jailbreak.
Restano anche i dubbi anche sulla sicurezza di Pangu, uscito praticamente fuori dal nulla, anche se il team di sviluppo ha rilasciato la versione 1.1 del suo jailbreak, contenente novità e miglioramenti per tranquillizzare gli utenti.
Leggi: Tutte le novità di iOS 8
Via | Tuaw.com
Jailbreak per iOS 7.1.1: esce Pangu per OS X con altre novità
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Aggiornamento di domenica 29 giugno 2014 – A cura di Ruthven.
Il team Pangu ha rilasciato la nuova versione 1.1 del suo jailbreak per iOS 7.1.1, con alcune novità e miglioramenti. Il team ha così risposto alle numerose critiche che piovevano sul loro operato, sopratutto a causa di alcuni programmi che si installavano parallelamente al jailbreak e alla poco chiarezza dell’intero processo.
Andiamo con ordine. La nuova versione Pangu 1.1.0 contiene un’interfaccia in inglese, il che faciliterà le operazioni di jailbreak a tutti coloro che hanno difficoltà col cinese scritto. Ma la novità più importante è che Pangu adesso supporta OS X.
L’aggiornamento di Pangu non tocca solamente l’interfaccia utente e la compatibilità con i Mac: corregge anche alcuni bug che si presentavano durante l’installazione con la versione precedente, come un ciclo infinito che bloccava il dispositivo in alcuni casi. Inoltre è stata rimossa l’installazione di PP25, un’app di terze parti che -se non veniva deselezionata la relativa casella- era installato assieme al jailbreak. PP25 è ora solamente opzionale nella versione in inglese, nel senso che bisogna scaricare esplicitamente la versione che l’include.
MuscleNerd, uno dei primi a provare Pangu, fa notare che la nuova versione 1.1.0 si installa correttamente ed è priva di un bug che inabilitava il sensore della luce su iPhone 4. Adesso è un po’ presto per dire se tutti i bug sono stati risolti nella nuova versione, ma già alcuni hacker fanno notare che numerose migliorie sono state apportate e altri exploit implementati in questa ultima versione, se non altro, è un buon segno.
Per chi se la sentisse di provare, Pangu 1.1.0 è disponibile per OS X (link diretto) e Windows (link diretto) e permette di effettuare il jailbreak untethered per iPhone 5, 5S, 5C, 4S, iPad, iPad Air ed iPad mini.
Pangu jailbreak iOS 7.1.1: installare o attendere?
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Aggiornamento del mercoledì 25 giugno 2014 – A cura di Ruthven.
Da pochi giorni è stato rilasciato al pubblico Pangu, il jailbreak per iOS 7.1.x frutto dell’exploit di un gruppo di hacker cinesi sconosciuti al grande pubblico. Com’è naturale, in questi casi la prima reazione è stata di dubbio e diffidenza, fino a quando le prime prove di utenti si sono concluse con un successo.
C’è però chi afferma che numerosi bug sono ancora presenti e che è meglio aspettare che una release più stabile del jailbreak venga pubblicata. Dall’altra parte vi sono utenti che fremono, desiderosi di avere di nuovo un iPhone o un iPad con il loro migliore tweak di Cydia installato. Quanto bisogna fidarsi di Pangu oppure conviene installarlo al più presto?
Le reazioni della Rete
L’hacker MuscleNerd del team evad3rs ha commentato positivamente l’uscita di Pangu quasi dal primo instante. Musclenerd ha infatti verificato che l’app non contenesse virus o spyware, prima di scrivere più volte su twitter della “legittimità” del jailbreak. La stessa sicurezza nell’affermare l’assenza di file “pericolosi” l’ha @iH8sn0w. Da parte sua, il team evad3rs prende maggiormente le distanze: sulla sua pagine web mette a disposizione il jailbreak Pangu, ma poi afferma la sua ignoranza sul funzionamento del programma:
Ricordiamo con forza che questo jailbreak proviene da un team non conosciuto. Non sappiamo i loro nomi e cognomi. Al momento, abbiamo controllato i file e siamo arrivati alla conclusione che non possiamo affermare che Pangu sia sicuro per iPhone, iPad o iPod Touch. Alcuni file sono strani. Hmm.
Il fatto è che Pangu jailbreak installa anche AppSync, un’app che ha causato numerosi problemi agli utenti in fase di installazione. Le indicazioni pubblicate finora, fra cui quelle del video qui sopra che mostra l’installazione di Pangu su iPad Air, raccomandano di non installare AppSync mentre si effettua il jailbreak. Un altro dubbio sorge dal codice di Pangu, che non è stato rilasciato open-source, una pratica che sembra sospetta alla maggioranza degli hacker.
Anche se nessuno ha finora mostrato l’evidenza di un pericolo nell’installare Pangu, come la comunicazione dei dati dell’utente a terzi, vi è un certo alone di poca chiarezza attorno a questo jailbreak. Molti utenti hanno però riportato il funzionamento di Pangu, con un processo di jailbreak svoltosi senza inghippi, dall’iPhone 4 all’iPad Air. Diverso è il discorso del tool di jailbreak fornito da terze parti: molti siti cinesi sono stati denunciati dallo stesso Pangu team (così si fa chiamare il gruppo di hacker cinesi fautori del jailbreak) per rivendere il tool con spyware aggiunti in un secondo momento.
Non tutto funziona sempre alla perfezione con Pangu, almeno non per tutti gli utenti. Sono stati segnalati molti bug, sin dal primo momento, con applicazioni che si chiudono improvvisamente o con la chiara incompatibilità di alcuni tweak di Cydia. Da tenere d’occhio anche la lista, continuamente aggiornata da Adam Insull e @coolstar, che elenca tutti i tweak compatibili con il Pangu iOS 7.1.1 jailbreak.
Sotto queste circostanze, con la poca chiarezza dietro al funzionamento di Pangu e sopratutto tenuto conto dell’elevato numero di bug presenti, direi che è più saggio aspettare la pubblicazione di un jailbreak più stabile e che i team conosciuti di hacker, come evad3rs, benedicano l’uso del jailbreak. D’altronde, tale aggiornamento di Pangu non dovrebbe farsi attendere troppo: il team cinese ha già annunciato il prossimo rilascio delle versioni per Mac e Linux in lingua inglese, tralasciate a causa della fretta di mettere in linea la versione originale del tool.
Pangu jailbreak per iOS 7.1.1, quando gli hacker vengono dalla Cina
[img src=”https://media.melablog.it/8/8c9/Pangu-jailbreak-per-iOS-7.1.png” alt=”Pangu iOS 7.1″ height=”350″ title=”Pangu iOS 7.1″ class=”alignleft size-thumb_620x350 wp-image-138629″]
Scritto da Ruthven – lunedì 23 giugno 2014
La sorpresa viene dall’Oriente, dove un team di hacker finora ignoti alla comunità (almeno a quella americana) ha rilasciato il jailbreak per iOS 7.1.x untethered che una certa fetta dell’utenza Apple stava aspettando.
Il team a compiere quest’exploit si fa chiamare “Pangu” ed ha rilasciato il jailbreak gratuitamente sulla loro pagina web pangu.io. Il fatto che il jailbreak sia gratuito è un buon segno della sua “legittimità”, sottolinea Craig Lloyd di Gotta Be Mobile: molte pagine web offrono infatti jailbreak per tutte le versioni di iOS, ma generalmente sono delle trappole per spillare soldi agli ignari utenti.
Buon numero di hacker ha superato la diffidenza iniziate e provato ad usare il jailbreak di Pangu con iOS 7.1.1, dato che il team ha messo a disposizione un installer (per il momento solo per Windows, la versione per Mac essendo ancora in cantiere). Il reputato hacker iH8sn0w assicura non aver trovato nessun tipo di virus o spyware, mentre l’utente Reddit kaloyster ha provato Pangu con successo sul suo iPhone 5, descrivendo tutto il processo passo dopo passo.
Nello scorso mese di maggio, il team composto da i0n1c e Winocm era riuscito nell’impresa di realizzare il jailbreak tethered per iOS 7.1, rilasciando foto e video su Internet. Fino a Pangu però, nessuno aveva rilasciato la versione tethered del jailbreak, ossia quella che rimane anche se il dispositivo viene spento.
Leggi: Jailbreak iOS 7.1.1 realizzato, spuntano foto e video
Anche se il jailbreak Pangu è legittimo e funziona, gli utenti hanno trovato numerosi bug, alcuni dei quali impediscono l’installazione di un certo numero di app o che causano il loro crash repentino, probabilmente perché queste app per iOS non sono state aggiornate all’ultima versione del sistema operativo e quindi non 100% compatibili con esso. Consigliamo quindi di attendere prima di lanciarvi nell’avventura del jailbreak Pangu, attendere che una nuova versione pulisca il programma dagli errori che stanno apparendo.
Anche se Apple correrà ai ripari e riparerà le falle che hanno permesso il jailbreak con la prossima release iOS 7.1.2 o con iOS 8, è possibile che il gruppo di sviluppatori dietro ad Evasi0n si unisca con Pangu per rilasciare una versione corretta e di facile installazione del jailbreak per iOS 7.1.x. Le soluzioni che Applke troverà renderanno probabilmente il jailbreak per iOS 8 più difficile da realizzar, anche se numerosi hacker ci lavoreranno su. Per il momento non resta che seguire gli sviluppi di Pangu e se l’alleanza con Evad3rs dev team porterà i suoi frutti.