iPod alla conquista dell'Everest

iPod alla conquista dell'Everest

La notizia è curiosa, se non altro perchè indicativa della sempre crescente fortuna dell’iPod e della conseguente necessità, per i concorrenti, di correre ai ripari… più o meno ‘leciti’.
Chiariamo subito, a scanso di equivoci, che la notizia non è confermata ufficialmente.
Ma, insomma, leggete e giudicate voi…

Neal Mueller è uno studente universitario che recentemente è stato protagonista di una spedizione sul Monte Everest, in compagnia di alcuni colleghi.
La spedizione è partita carica di dispositivi elettronici da testare nelle difficili condizioni ambientali tipiche dell’alta montagna.
Tornato a casa, Mueller ha sentito la necessità di informare il mondo intero riguardo alla débacle dell’iPod, che non è riuscito a sopportare le rigide temperature dell’Everest e ha smesso di funzionare.
Più nello specifico, la batteria è morta, il case si è riempito di graffi e l’hard disk non ha resistito all’aria rarefatta a causa dell’altezza.
Insomma, Mueller si è lanciato in una vera e propria invettiva, direttamente dalle colonne del Washington Post (se siete interessati, potete leggere l’articolo di Mueller a questa pagina).

Ciò che ha fatto sorgere ragionevoli dubbi a più di un lettore, è l’appassionata dichiarazione d’amore di Mueller nei confronti del suo affidabilissimo Creative MuVo: mentre gli iPod dei suoi compagni di avventura tiravano le cuoia, Neal ascoltava indisturbato i Van Halen sulla sommità dell’Everest, grazie al suo fedelissimo MuVo.
Che è leggero, non si graffia e non ti lascia mai a piedi.

La passione di Mueller è apparsa un po’ sospetta a quelli di Macuser, che tramite una semplice ricerchina hanno scoperto che tra gli sponsor di Mueller e della sua spedizione sull’Everest c’è anche la Creative.
Che molto probabilmente gli ha fornito gratuitamente il MuVo per la spedizione, in cambio di valida pubblicità.
Ovviamente tutte queste sono solo supposizioni, come precisano quelli di Macuser, ma sappiamo tutti che uno più uno fa due…

E allora diciamo che, se le lodi al MuVo fanno parte del gioco, le accuse di scarsa qualità costruttiva all’iPod vanno un po’ oltre il limite.
Ma soprattutto ciò che fa veramente tristezza, a nostro parere, è vedere la carta stampata prestarsi per l’ennesima volta a squallide operazioni propagandistiche.
[macuser]

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