Isaacson: Jobs voleva reinventare TV, libri e fotografia

L'intervistatore ufficiale di Steve Jobs, Walter Isaacson, è stato a sua volta intervistato dal New York Times. Apprendiamo così che, tra le aspirazioni di Jobs, c'era quella di reinventare del tutto tv, libri e fotografia. Peccato non se ne possa sapere di più per motivi di segreto industriale.
Isaacson: Jobs voleva reinventare TV, libri e fotografia
L'intervistatore ufficiale di Steve Jobs, Walter Isaacson, è stato a sua volta intervistato dal New York Times. Apprendiamo così che, tra le aspirazioni di Jobs, c'era quella di reinventare del tutto tv, libri e fotografia. Peccato non se ne possa sapere di più per motivi di segreto industriale.


Se Walter Isaacson intervista Steve Jobs ,Nick Bilton del New York Times intervista Walter Isaacson. E così veniamo a sapere che nelle mire dell’iCEO c’era molto più che l’Apple TV parlante; Jobs voleva reinventare TV, libri di testo e perfino la fotografia.

Parlando del suo bestseller -e dell’oggetto della narrazione-, Isaacson spiega che Jobs aveva un’idea molto precisa di cosa voleva e come ottenerlo:

Aveva in mente tre cose che voleva reinventare: la televisione, i libri e la fotografia. Voleva seriamente portarli avanti. Non ho indagato molto su questi prodotti nel libro perché erano implicitamente creazioni di Apple, e non mi sembrava ragionevole che la società rivelasse simili dettagli. Ma ha parlato della televisione. Mi ha detto che l'”aveva inquadrata” e una volta ha affermato che “non c’è ragione per avere telecomandi tanto complicati.”

E qui ritorniamo al rumor su di un televisore LCD HD costruito direttamente da Apple e gestito attraverso i servizi di Siri. Si tratta di un dispositivo in grado di connettersi al Web e ai contenuti di iCloud, superando così a piè pari i canali di distribuzione tradizionali. Interrogato su un “one last thing” su Steve Jobs, Isaacson chiosa:

La cosa più importante è questa: la sua petulanza non era semplicemente un fenomeno isolato. Era parte della sua passione per la perfezione. Sapeva che, col suo essere esigente, era anche motivo d’ispirazione. Ha creato team incredibilmente leali. ha convito la gente che poteva fare l’impossibile. Avrebbero attraversato i muri per lui. E per risultato, Apple ha continuamente generato ottimi prodotti. Tutto ciò che ha fatto consisteva nella risoluzione dell’essere disadattato e uomo d’affari, romantico e razionale. Tutti questi sentimenti si univano assieme in ogni caso. I due opposti, e la capacità di unirli, ha creato il prodotto più incredibile di tutti: Steve Jobs stesso.

Potete leggere l’intervista completa a questa pagina del The New York Times.

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