Jobs: "i tablet non sono PC e i nostri competitor non lo capiscono"

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Durante l’evento di ieri sera, dedicato alla presentazione dell’iPad 2, Steve Jobs si è fatto gioco dei competitor nominandoli esplicitamente in una slide. Un lusso su cui pochi -se non Apple solamente- possono indulgere, mentre la concorrenza arranca vistosamente.

Avevano una visione, le tecnologie adatte a svilupparla e un pubblico affezionato con la carta di credito sfoderata: già da solo, la prima generazione di iPad è stato venduto in 15 milioni di esemplari in appena 9 mesi, un successo strabiliante che a dire di Jobs supera i risultati di qualunque altro tablet PC. E la lezione è che “il Tablet PC non ha inventato il Tablet PC moderno”, come dire Microsoft non ci ha capito praticamente nulla. Ma non è solo col competitor storico di Redmond che si scaglia il dileggio dell’iCEO: nel mucchio dei “copioni del 2011” ci finiscono pure Samsung, HP, BlackBerry, Motorola e Google Android.

Cogli invidiabili invidiabili numeri di Apple nel taschino -e parliamo anche di App Store-, Jobs spiega che i concorrenti arrivano tardi e impreparati alla nuova era che ci aspetta:

I nostri competitor stanno guardando al fenomeno come il prossimo mercato PC. Non è questo l’approccio corretto. Questi sono dispositivi post-PC che hanno bisogno di essere più semplici da usare di un PC, più intuitivi. L’hardware e il software debbono intrecciarsi più di quanto non facciano su di un PC, e penso che stiamo percorrendo la strada giusta.

E se la visione di Apple è corretta, a Cupertino possono dormire sereni almeno per un’altra generazione di iPad. Google costruisce software e design di riferimento, ma l’hardware reale viene lasciato ai partner come Motorola, non dissimilmente da quanto ha fatto storicamente Microsoft coi PC tradizionali. Research in Motion si vuole ritagliarsi uno spazio soprattutto tra i professionisti dell’IT facendo leva su sicurezza e maneggevolezza. Pur di non cannibalizzare le vendite di Windows con un OS mobile più snello ed efficiente, Microsoft è letteralmente in standby sul lancio di Windows Embedded Compact 7; e infine c’è HP con l’eccellente WebOS derivato dall’acquisizione di Palm, una buona base vanificata dal terribile ritardo accumulato nello sviluppo e nella commercializzazione di prodotti reali.

Insomma, se questa è la lista dei competitor 2011 di iPad 2, Jobs ha probabilmente ragione a stare tranquillo; l’anno che è iniziato da poco, secondo lui, sarà quello dell’iPad e ciò significa almeno due cose: che ne venderanno svariati milioni, e che le indiscrezioni su un iPad 3 a settembre sono ufficialmente da cestinare. Altro che iPod touch ipertrofico, l’iPad è qui per restare, e in appena 12 mesi ha già profondamente cambiato il modo in cui usufruiamo della tecnologia.

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