L’iPhone Apple visto DisabilMente /3

L’iPhone Apple visto DisabilMente /3


L’iPhone Apple visto DisabilMente – Parte terza
Riflessioni, soluzioni e speranze affinché sia Usabile anche da parte di un Disabile

di Carlo Filippo Follis

Il terzo articolo che analizza eventuali nuove soluzioni, quindi mercati, per l’iPhone di Apple. Questa volta ci occupiamo di trasformare il touch per renderlo percettibile ai Disabili non vedenti e rendere la nuova creazione di Apple fantastica anche per persone sordo mute.

Facciamo un passo indietro …
Vi ricordate l’Apple Duo Dock? È stato una delle tante genialate Apple poi scomparse in fretta, ma a perer mio degne di essere rispolverate ed attualizzate.

Apple Duo Dock
E se ve ne fosse uno palmabile per l’iPhone? Però speciale!

L’iPhone resta intatto
Come più volte ho sottolineato per rendere quantomeno discutibile una innovazione non bisogna stravolgere l’Hardware od il Software che devono essere evoluti. In questo caso l’oggetto, l’iPhone, non viene proprio toccato. Personalmente non immagino né di variare l’Hardware né il Software (nel primo caso che esaminerò).
Questo messaggio potrebbe anche non essere recepito da Apple, ma da un produttore di accessori per iPod con la volontà di aprirsi ad un nuovo mercato.

Veniamo all’idea
Provate ad immaginare l’iPhone che scivola in un Dock “palmabile” e che si innesti trasferendo i dati a questo accessorio in grado di comunicare in Brail la navigazione e le applicazioni.
Una superficie adattabile trasformerà l’ampio video in un’area tattile, ma con le dovute variazioni di superficie. Siccome, giustamente, si parla anche di integrazione è immaginabile pensare che l’area brail occupi il dorso del’iPhone e lasci invece libero il display che verrebbe solo inibito tramite micro switch sul Dock. Così facendo il D-User potrebbe ricevere la telefonata per poi passarla all’Amico o Partner che adopererebbero l’iPhone come lo ha concepito Apple. Il Dock potrebbe avere delle utili finiture in gomma a protezione di se stesso e dell’iPhone.
Sempre dallo stesso realizzatore del Dock potrebbe giungere una variante molto meno impegnativa, una tastiera esterna richiudibile sul dorso od anche a scomparsa sotto di esso che verrebbe utilizzata dalla persona muta per comunicare scrivendo. In questa modalità il display dell’Phone diventerebbe un ambiente di iChat nel quale leggere le parole proprie e di chi ci sta contattando. Quest’ultima innovazione la vedo estremamente fattibile dalla Apple stessa. Volendo accantonare l’idea, per altro non essenziale, della tastiera esterna è immaginabile un ambiente che suddivida in due il display che nella parte bassa vedrebbe la comparsa della “touch tastiera” mentre nella parte alta scorrerebbero i testi. Quest’ultima area la suddividerei in due a sua volta per far si che i testi, a differenza che in iChat, non si alternino, ma quelli di ciascuno comparirebbero nel box “mittente” o destinatario. Così facendo sarebbe più breve lo scroll dei testi ricevuti. Una particolarità che potrebbe essere definibile nelle Preferenze. Con un tale Software l’iPhone sarebbe anche uno strumento di comunicazione fra Normaloide e Disabile oltre che tra Disabile e Disabile! Ovviamente il flusso dati testi non dovrà inibire il flusso dati voce.

I costi
L’accessorio che converte il touch Apple in Brail sicuramente avrebbe un costo rispettabile. Bisogna però vederlo inserito in un contesto mondiale e di doppia piattaforma: Mac OS X e Windows. Non dimentichiamo che i Ciechi sono molti e rappresentano (fortunatamente!) una “casta” potente nell’intero panorama Disabile. Il mercato si allarga ancor di più con gli ipo vedenti gravi creando un ulteriore ammortamento dei costi.
Il discorso prende tutt’altra piega per la soluzione destinata alle persone affette da Mutismo. In questo caso, escludendo l’accessorio, si rimarrebbe su un piano Software con dei costi che personalmente oserei definire nulli se visti in un contesto di crescita, ritorno pubblicitario e, soprattutto, d’immagine!

Disabili Trendy grazie ad Apple …
Potrebbe essere lo slogan di un “Get a Mac” o “Get a Apple”. Ai Disabili piace vestirsi bene, avere l’ultimo Mac, se possibile fare colpo … Quindi basta con i soliti ausili tristi e per niente di tendenza!
Anche in questo Apple farebbe centro!

Concludendo …
Sarà difficile far giungere le idee del progetto “Apple D-User” a Cupertino! Se accadrà, potranno anche essere vendute come la svolta culturale del secondo trentennio Apple.

«Apple ha dato il via alla rivoluzione del personal computer negli anni ‘70, con Apple II, e lo ha reinventato un decennio più tardi, con l’introduzione del Macintosh. Ancora oggi Apple continua a guidare il settore grazie alla sua capacità di innovazione, con computer desktop e portatili, il sistema operativo OS X, gli applicativi iLife e quelli professionali. Apple sta inoltre guidando la rivoluzione della musica digitale con la linea di player musicali iPod e con il negozio di musica online iTunes.»

Provate ad immaginare come potreste nobilmente integrare queste parole se prendeste la via del supporto ai Disabili tramite soluzioni di D-Digital Life!

Idea di Carlo Filippo Follis – Fonte originaria: Norisberghen.it – Progetto “Apple D-User

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