Lo schiaffo di Will Smith è quel che manca agli Eventi Apple

Lo schiaffo di Will Smith agli Oscar è diventato già storia di Internet. Ecco cosa può imparare Apple da un evento del genere.
Lo schiaffo di Will Smith è quel che manca agli Eventi Apple
Lo schiaffo di Will Smith agli Oscar è diventato già storia di Internet. Ecco cosa può imparare Apple da un evento del genere.

Disclaimer: la violenza va condannata, e lo schiaffo di Will Smith agli Oscar è stato un gesto volgare, machista, violento e totalmente fuori luogo. Ciò detto, non si parla d’altro da due giorni, il che ci ha suggerito una riflessione: nel bene e nel male, ecco cosa manca agli eventi Apple da troppo tempo a questa parta: la spontaneità degli eventi live.

Lo Schiaffo di Will Smith

In queste ore, fa molto discutere la faccenda dello schiaffo di Will Smith a Chris Rock durante la cerimonia degli Oscar per via della battutaccia sui capelli della moglie, Jada Pinkett. Lo scoppio d’ira ingiustificato e intollerabile di Smith ha rubato la scena a tutto il resto.

Risultato: meme che ci accompagneranno per anni, ilarità a fiumi su Twitter, e nessuno che parli di ciò che spererebbero quelli dell’Academy Awards, ovvero l’Oscar come migliore attore di Smith o dei tre Oscar per Coda, la nuova serie di AppleTV+. Tutto sparito, dimenticato, di fronte a un gesto plateale e sfacciato che ha già fatto la storia.

Cosa Manca Ad Apple?

Lo schiaffo di Will Smith è quel che manca agli Eventi Apple

Ma quanto erano belli i One More Thing di Steve Jobs? E quanto erano epici i momenti in cui il Mac non funzionava come sperato, e Jobs faceva la battuta al vetriolo contro Microsoft (“ecco perché abbiamo sistemi di backup, qui”)? E chi si ricorda quando il Motorola Rockr si impallava davanti al pubblico?

Ovviamente, non invochiamo un catfight tra il serafico Tim Cook e il placido Craig Federighi, ma un po’ più di improvvisazione e di cuore, non ci starebbero male. Apple è nota per il controllo maniacale di tutti gli aspetti della comunicazione, e questo è anche comprensibile; ma con Jobs l’elemento umano non mancava mai, perché lui lo incarnava alla perfezione grazie ad una personalità focosa e amabilmente sfacciata.

Nell’era di Tim Cook, invece, questa tensione viene meno; non c’è più l’imprevedibilità che in ultima istanza è pure l’epitome del caos che regna nella vita. Osa di più Apple, crea spettacolo. Magari, senza invitare Will Smith, però.

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