MacBook e MacBook Pro & Air, 5 dritte per aumentare l'autonomia della batteria

Chi è sempre in giro ha bisogno di tutta l'autonomia che la batteria del MacBook può dargli. Ecco quindi 5 dritte per preservare la preziosa carica.
MacBook e MacBook Pro & Air, 5 dritte per aumentare l'autonomia della batteria
Chi è sempre in giro ha bisogno di tutta l'autonomia che la batteria del MacBook può dargli. Ecco quindi 5 dritte per preservare la preziosa carica.


In generale, i portatili Apple sono dotati di diverse tecnologie hardware e software che massimizzano la durata della batteria e riducono la necessità di ricorrere alla rete elettrica, ma qualche volta si ha la necessità di spremere fino all’ultimo Milliampere di carica. E allora ecco cinque consigli da mettere in pratica quando vi serve soprattutto tanta autonomia.

Leggi anche: 6 suggerimenti (efficaci) per aumentare l’autonomia di iPhone e iPad

I fondamentali

Innanzitutto, considerate che più passa il tempo e più la vostra batteria tenderà a trattenere meno carica; è un’evoluzione pressoché normale, e prima o poi tutte le batterie al Litio vanno sostituite. Tenete a mente inoltre che i portatili Apple sono progettati per funzionare al meglio a temperature comprese tra i 10′ e i 35′: escursioni maggiori possono danneggiare o invecchiare precocemente la batteria.

Come spiega Apple stessa sulle sue pagine del supporto tecnico, “se prevedi di non utilizzare il notebook per almeno sei mesi, Apple raccomanda di riporre la batteria con una carica al 50%. Se riponi una batteria completamente scarica, potrebbe subentrare uno stato di esaurimento tale per cui sarà impossibile ricaricarla nuovamente. Se invece la batteria viene stoccata a lungo con una carica al 100%, potrebbe verificarsi un deterioramento della sua capacità con una conseguente diminuzione dell’autonomia.”

E ora veniamo alle dritte vere e proprie.

Installare Mavericks

Mavericks ha forse qualche bug di troppo, ma è pure la versione di OS X che implementa il maggior numero di tecnologie volte a ridurre l’impatto dell’uso quotidiano sull’autonomia. App Nap, ad esempio, è la feature che mette in ibernazione le app aperte, mentre Safari Power Saver impedisce ai contenuti di una pagina Web di abusare del processore; e poi c’è anche Time Coalescing, il sistema intelligente di gestione delle richieste di risorse da parte delle app aperte e dei servizi in background. E il bello è che non dovete fare niente per sfruttarle: sono integrate all’interno dell’OS.

Regolare la luminosità

Cercate sempre di mantenere la luminosità del display al minimo necessario per lavorare agevolmente. Lo schermo del vostro Mac è un pozzo nero di elettroni: più gliene date, e più ne consumerà.

Prestazioni grafiche

I MacBook Pro da 15″ e i vecchi modelli da 17″ dispongono di scheda grafica integrata e di un’altra GPU discreta che fornisce prestazioni superiori al costo di maggiori consumi. La ratio è semplice: se non avete bisogno di potenza, lasciate perennemente abilitata la scheda integrata; si imposta in Pannello di Controllo > Risparmio Energia.

In alcuni Mac, esiste un’opzione per il cambio automatico della scheda grafica; in questi casi, lasciate sempre inserita la spunta, altrimenti il sistema lascerà continuamente attiva la scheda discreta, con pesanti ripercussioni globali.

Considerate inoltre che, a prescindere dalle impostazioni di sistema, alcune app come quelle del pacchetto iLife, ma anche Chrome e Firefox, possono attivare la GPU discreta se ne hanno necessità; per impedire un’attività simile, potete installare l’utility gratuita gfxCardStatus.

Opzioni avanzate di Risparmio Energetico

Quando non siete collegati alla rete elettrica, lo schermo deve spegnersi in automatico, possibilmente già dopo uno o due minuto di inattività; anche lo stop del computer è un’ottima idea, ma solo se non lo utilizzate per lunghi periodi: al risveglio, infatti, assorbe un po’ più energia che durante un banale idle time. Come al solito, in questi casi vince l’aura mediocritas, la giusta via di mezzo: diciamo che lo stop del computer dopo 15 minuti e lo stop del display dopo 2 rappresentano un buon compromesso per la maggior parte degli utenti.

Occhio anche allo screensaver che utilizzate. Alcuni, soprattutto quelli più sofisticati, sono delle idrovore di risorse. Infine, lasciate abilitate tutte le opzioni che trovate elencate, quelle sull’oscuramento del display, quella sullo stop dei dischi e ovviamente Power Nap.

Spegnete tutto senza pietà

AirPort e Bluetooth divorano la batteria; anche il WiFi va tenuto spento se non è necessario. Disabilitate la retro-illuminazione automatica della tastiera in Preferenze > Tastiera (“Regola la luminosità della tastiera in condizione di luce scarsa”), perché dai nostri test tende ad attivarsi con troppa facilità anche quando non serve. E se avete SuperDrive, non lasciate mai dischi all’interno.

Perfino la navigazione privata di Safari contribuisce nel lungo termine a strappare qualche minuto di autonomia in più riducendo gli accessi al disco. E alla fine, sommando tutti questi suggerimenti, potreste restare sorpresi del guadagno complessivo.

Curiosità: La batteria di iPad Air ha più autonomia di tutti

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti