MacBook, il logo Apple retroilluminato potrebbe tornare

In tantissimi ci sperano ancora, e forse in futuro lo rivedremo brillare sui MacBook: da Apple l'indizio sul logo retroilluminato.
MacBook, il logo Apple retroilluminato potrebbe tornare
In tantissimi ci sperano ancora, e forse in futuro lo rivedremo brillare sui MacBook: da Apple l'indizio sul logo retroilluminato.

Secondo un’opinione ampiamente diffusa, Apple avrebbe commesso un gigantesco errore a privare i suoi MacBook del logo aziendale retroilluminato. Un elemento iconico, bello da vedere e riconoscibile ovunque, anche da una buona distanza.

Generando un po’ di malcontento, nel 2015 il gigante di Cupertino ha deciso di cambiare filosofia di design, forse perché – a causa della trasparenza del logo – la luminosità dello schermo poteva risultare poco omogena in caso di una fonte di luce molto forte, come il sole o una lampada abbastanza vicina al notebook.

In ogni caso, non siamo qui per parlare del perché e del come, ma del futuro.

MacBook di nuovo con logo retroilluminato?

La notizia, che ha mandato al settimo cielo gran parte della community, arriva direttamente da Apple e non dal solito e dubbio rumor. A maggio di quest’anno l’azienda di Cupertino ha infatti registrato un brevetto chiamato “Dispositivi elettronici con strutture a specchio parzialmente retroilluminato”.

Dando una lettura alla descrizione del patent si apprende che:

Un dispositivo elettronico, come un computer portatile, può essere munito di un alloggiamento, al cui interno possono essere montati un display e una tastiera. La parte posteriore dell’alloggiamento può essere provvista di un logo. Il logo […] può essere dotato di uno specchio retroilluminato parzialmente riflettente. Lo specchio può conferire al logo […] un aspetto lucido che impedisce la vista dei componenti interni. Allo stesso tempo, la parziale trasparenza dello specchio consente la retroilluminazione. […] Lo specchio può avere un colore neutro come il grigio chiaro o può avere un colore non neutro, come l’oro.

Insomma, seppur in modo abbastanza astruso, Apple descrive proprio una soluzione simile a quella vista prima del 2015: un logo che si illumina ma che non lascia intravedere ciò che si nasconde dietro la sua superficie.

Un particolare interessante viene fatto notare da Patently Apple, il portale che da anni monitora i brevetti registrati negli USA dall’azienda californiana: nell’elenco degli ingegneri che hanno lavorato a questa tecnologia, ce ne sono tre che sono stati assunti da Apple nel 2018, quindi dopo quel “nefasto” 2015. Questo è chiaramente un indizio.

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