Motorola Xoom: è flop di vendite

Motorola Xoom: è flop di vendite


La prima incursione di Google nel mondo dei tablet non è stata certamente un invidiabile successo: fin dal momento del suo debutto, lo scorso 24 febbraio, di Motorola Xoom ne sono stati consegnati circa 100.000. Qualcuno sostiene che sia azzardato parlare di flop, ma le spiegazioni non risultano sempre convincenti, anche perché l’iPad di prima generazione, nel medesimo periodo dell’anno scorso, ha venduto 3 volte tanto.

I numeri sono quelli che sono, e a riportarli è Deutsche Bank. Ovviamente, visto che Motorola non si è ancora ufficialmente espressa a riguardo, si tratta di risultati non definitivi ma che testimoniano la tiepida accoglienza riservata alla prima versione del Sistema Operativo mobile di Google esplicitamente progettato per l’uso su tablet.

Al di là del mero confronto numerico (lì c’è poco da fare, Apple sbanca), in molti si sono affrettati a trovare una spiegazione meno ovvia al fenomeno. Quelli di BGR, per esempio, giustificano parzialmente le vendite fiacche con la politica di lancio del prodotto; da principio, infatti, era disponibile esclusivamente in versione 3G -prezzo di vendita non sovvenzionato, 800hBc e solo a partire da fine marzo ha iniziato ad essere reperibile anche nella più economica variante WiFi da 600$. I prezzi sovvenzionati da Verizon sono arrivati solo a fine marzo, e oltretutto i primi acquirenti ora devono inviare il loro tablet a Motorola perché vi installi un chip 4G. Va da sé che questo aggiornamento hardware è gratuito e non obbligatorio, ma si tratta pur sempre di una seccatura per l’utente che acquista -o crede d’acquistare- un prodotto finito.

E’ certamente ragionevole affermare che se il lancio fosse stato curato più nei dettagli, forse le cose avrebbero preso una piega ben diversa, ma non tutti concordano sul giudizio nettamente negativo, anzi, alcuni leggono negli eventi un incoraggiamento:

Ora che lo Xoom è disponibile per un più abbordabile prezzo di 600$, senza abbonamenti a Verizon, mi aspetto di veder levitare le vendite. Se così non fosse, allora sì che dovremmo parlare di fallimento. Ma a guardare la situazione ora, 100.000 è un ottimo inizio visti gli handicap con cui partiva lo Xoom, e questo dovrebbe incoraggiare tutti gli altri produttori di tablet Android.

Una volta che Android andrà a regime, c’è da scommettere che vedremo finalmente dei prodotti significativamente migliori rispetto alle attuali generazioni, che poi hanno tutte più o meno lo stesso difetto: rispetto ad iPad, sanno sempre un po’ di raffazzonato o di prodotto in beta. E intanto che ci provano Apple, coi tablet, macina utili da sogno.

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