NetAirus, una piccola impresa tecnologica, ha denunciato Apple riguardo al brevetto detto ‘380, chiedendo risarcimenti monetari e il ritiro di tutta la gamma di iPhone. Forse questa è la prima causa che rimette in discussione l’originalità dell’intero concetto di iPhone.
Depositato il 5 settembre 2006, il brevetto appartenente a NetAirus descrive un “Sistema di comunicazione con ricevitore Wireless”. Si tratta di un “piccolo e leggero computer basato su un microcomputer e un sistema di comunicazioni, entrambi per uso mobile o desktop”.
Il denunciante, Richard J. Ditzik, detiene un certo numero di brevetti, legati all’idea di un notebook modulare con schermo piatto e capacità wireless. Siamo risaliti a un concetto depositato nel 1999 dallo stesso Ditzik e poi sviluppato fino ad arrivare al brevetto in causa.
Ditzik ha denunciato, negli anni, varie compagnie. Per lo stesso brevetto 830 denunciò, nel 2004, Viewsonic, Samsung Electronics, NEC-Mitsubishi, Dell Inc. e Planar Systems, le quali furono difese da David E. Killough della Microsoft Corporation di fronte alla corte di San Diego (caso #: 3:04-cv-01555-H-AJB). Forse ci sfuggono i dettagli tecnici del caso, ma risaltano chiaramente gli interessi collettivi delle grandi corporazioni e di come la rete di tecnologie in comune viene difesa.
Il demandante ha in seguito intentato causa, sempre per violazione di brevetto, nel 2005 contro Ergotron Inc., nel 2009 contro Panasonic Corp. ed ora contro Apple. È chiaro che stiamo assistendo al tentativo, anche se con dubbia buona fede, di un singolo di far riconoscere un proprio brevetto di fronte al muro costituito dalle majors dell’elettronica. Poche possibilità per NetAirus di confrontarsi alla pari con i portfolio di brevetti in possesso della casa di Cupertino e che sicuramente farà la differenza in questo caso.
[Via The Loop]