Netflix, Amazon e Disney+: stretta in arrivo sugli account condivisi

Agli utenti che usano un account condiviso e che non vivono assieme, Netflix ora chiede di fare un abbonamento separato. Fine della pacchia?
Netflix, Amazon e Disney+: stretta in arrivo sugli account condivisi
Agli utenti che usano un account condiviso e che non vivono assieme, Netflix ora chiede di fare un abbonamento separato. Fine della pacchia?

La cosa era emersa a marzo, quando Netflix ha iniziato a individuare gli utenti sospettati di condividere l’account con altri; ora però pare che stia per arrivare una stretta che riguarderà un po’ tutti i fornitori, da Amazon Prime Video a Disney+.

Era nell’aria da tempo, e ora le indiscrezioni si stanno tramutando in realtà. Netflix e gli altri potrebbero presto iniziare a bloccare l’accesso ai contenuti del portale per gli utenti che vivono in case diverse e che condividono le medesime credenziali.

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Una Pratica Comune

Condivisione Account

È una delle tecniche più diffuse per risparmiare sull’abbonamento. Spesso tra familiare e amici ci si scambia le credenziali Netflix magari per guardare quell’unico contenuto che interessa, una volta ogni tanto. Si stima che faccia così il 54% dell’utenza.

Spartendola con altri tre utenti, la spesa per ognuno cala sensibilmente: invece dell’abbonamento da 7,99€/mese (cioè quella per un solo schermo), alcuni scelgono di pagare l’opzione premium da 13,99€/mese per 4 schermi, e poi ripartiscono i costi tra 4, pari a 3,49€/mese e un risparmio superiore al 50%.

Prove di Blocco

Netflix Prove di Blocco

Da qualche tempo a questa parte, tuttavia, sugli iPhone, iPad e Apple TV che non stanno nella stessa casa (dunque con indirizzo IP diverso), compare un avviso che invita a sottoscrivere un nuovo abbonamento. Uno dei messaggi in questione, piuttosto minaccioso, recita:

“Se non vivi assieme al proprietario di questo account, devi avere un account tutto tuo per continuare la visione”

E più in basso, il sistema chiede la verifica dell’account con mail o codice di verifica via SMS; l’alternativa è la sottoscrizione ex novo di un nuovo abbonamento coi consueti 30 giorni gratuiti.

Può Farlo?

A scorrere i termini di servizio, la condivisione delle credenziali non è una pratica vietata in modo esplicito, ma d’altro canto è resa indirettamente impraticabile da un paio di clausole che recitano:

“ha accesso all’account Netflix e ne controlla le impostazioni e i dispositivi compatibili utilizzati per accedere al servizio.”

e

“Per conservare il controllo dell’account e prevenire l’accesso di terzi allo stesso (e quindi anche a informazioni sulla cronologia dell’account), il Titolare dell’Account dovrà mantenere il controllo dei dispositivi compatibili con Netflix utilizzati per accedere al servizio e non dovrà comunicare a nessuno la password né i dettagli del Metodo di Pagamento associati all’account”.

Dunque la risposta è sì, può farlo eccome. In ogni caso, appare chiaro che la pacchia durerà ancora poco.

Cosa Cambia?

Condivisione Account Netflix Messaggio

Per il momento, poco e niente: il pop-up che compare infatti è solo un test. Nel senso che basta immettere correttamente il codice inviato via mail o SMS per poter continuare a fruire del catalogo come niente fosse. In un recente articolo, APNews spiega che:

“La condivisione delle password si stima che costi ai servizi di streaming diversi miliardi di dollari in entrate perse all’anno. È un problema minore per un’industria che macina 120 miliardi di dollari ogni anno, ma qualcosa va fatto […]. La nuova serie di Amazon “Il signore degli Anelli” costerà 450 milioni di dollari solo per produrre la prima stagione -più di quattro volte il costo di una stagione del Trono di Spade.”

“Francamente, l’industria pondera su questa cosa da tempo” spiega l’analista Tuna Amobi di CFRA. “È una questione di quando, non di se. […] Il momento sembra propizio per riprendere il controllo degli iscritti.”

Ovviamente, è un “equilibrio precario” perché regole più rigide per la condivisione delle password potrebbero ritorcersi contro i fornitori di contenuti; ed ecco perché da tempo tutti più o meno offrono modi legittimi e ufficiali per consentire la visione a membri diversi  di una famiglia con un unico abbonamento (vedi per esempio la feature di Condivisione in Famiglia di AppleTV+).

In una recente conferenza stampa, il CEO e fondatore di Netflix Reed Hastings ha promesso un cambio soft e graduale. “Non vorremmo mai dare l’impressione di stringere le viti,” ha dichiarato. “Deve essere qualcosa che abbia senso per i consumatori, e che possano capire.” Ma è chiaro che, una volta a regime, Netflix potrebbe arrivare a implementare diversi tipi di contromisure, incluso -si spera di no- la sospensione dell’account.

Approfondisci su TVBlog: Netflix prova a bloccare la condivisione degli account, dagli USA i primi test

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