Passaporto Vaccinale: ecco come funziona l'app per tornare a viaggiare

Sia la UE sia la IATA stanno lavorando ad un passaporto vaccinale che ci permetterà di tornare a viaggiare. È un'app che sta sul telefono.
Passaporto Vaccinale: ecco come funziona l'app per tornare a viaggiare
Sia la UE sia la IATA stanno lavorando ad un passaporto vaccinale che ci permetterà di tornare a viaggiare. È un'app che sta sul telefono.

Il Passaporto Vaccinale è un certificato digitale che -sotto forma di documento cartaceo o elettronico- attesta se una persona dispone degli anticorpi contro il Covid-19 o risulta negativa alla malattia. Potrete scaricarla presto sul vostro iPhone direttamente da App Store ma, a seconda della destinazione, ce ne saranno almeno due: una internazionale sviluppata da IATA e l’altra europea, valida dunque solo in UE. Ecco come funzioneranno.

Certificato Verde Digitale UE

Certificato Verde Digitale UE

Il Digital Green Certificate (Certificato Verde Digitale) consentirà di facilitare la libera circolazione all’interno dell’UE in ossequio alle libertà fondamentali. Il documento consentirà di dimostrare in modo rapido il proprio stato immunologico (vaccinazione o guarigione) e i risultati di eventuali test molecolari, che sempre più spesso sono richiesti per poter entrare accedere agli Stati membri.

Si tratta di un modo per armonizzare i protocolli sanitari di ogni Stato e semplificare la vita ai cittadini; ciò in subordine consentirà loro di tornare a viaggiare senza temere intoppi burocratici, quarantene o peggio di essere rispediti a casa.

Il passaporto vaccinale può essere emesso solo dallo stato membro di appartenenza (gli altri possono effettuarne la scansione) e consta di un semplice Codice QR contenente i dati di identificazione della persona, le informazioni sulla vaccinazione o sull’ultimo tampone, e infine i metadati dell’autenticità del certificato. In particolare, il documento elettronico attesterà che l’utente:

  • Abbia ricevuto il vaccino contro il Covid-19.
  • Ha effettuato un test molecolare, risultato negativo.
  • Ha contratto e sia perfettamente guarito dal Covid-19.

Sarà gratuito e valido in tutti i paesi dell’Unione Europea, inclusi Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia; sarà disponibile a partire da giugno. Ci sarà un’applicazione mobile, di cui non si conosce il nome, ma sarà comunque possibile stampare il codice QR e tenerne una copia cartacea.

Passaporto Vaccinale IATA

Passaporto Vaccinale IATA

L’Associazione Internazionale per i Trasporti Aerei (IATA) ha annunciato l’arrivo di un’app di passaporto vaccinale entro un paio di settimane, chiamata IATA TravelPass. Consentirà di certificare se una persona ha avuto il Covid-19 o se è stata vaccinata, e potrebbe diventare lo standard internazionale al di fuori dell’Unione Europea.

A differenza della soluzione UE, tuttavia, l’app IATA funzionerà solo per le compagnie e nei paesi che decideranno di adottarla. La lista dei membri aderenti sembra essere molto lunga, dunque è lecito attendersi una rapida diffusione anche di questo sistema, in modo del tutto parallelo e indipendente al Certificato Verde UE.

Per ora, i dettagli sono pochi; si sa però che l’app sarà disponibile per Android e iOS a partire dal 15 aprile 2021; il primo vettore a richiedere IATA TravelPass sarà l’inglese Virgin Atlantic per il volo da Londra a Barbados del 16 aprile.

Esistono Altri Passaporti Vaccinali?

Esistono Altri Passaporti Vaccinali?

Si, purtroppo non c’è uno standard a riguardo. Per esempio, Israele emette il suo GreenPass, valido solo per i cittadini israeliani e assicurati con un operatore sanitario locale; consente loro di spostarsi liberamente all’interno del paese, oltreché a Cipro e in Grecia.

La Danimarca ha il suo Coronapas, che per ora funziona solo a livello domestico e che presto potrebbe essere esteso a livello internazionale (o forse no, se prevarrà il certificato UE come è lecito immaginare); anche la Svezia sta pensando ad una soluzione simile per il mercato interno.

L’Estonia, uno dei paesi più avanzati al mondo a livello digitale, punterà tutto sull’emissione di certificati digitali basati su QR, in arrivo alla fine di aprile; in ogni caso, fonti dal Ministero degli Affari Esteri hanno già confermato la piena adesione anche alla certificazione UE.

Le cose comunque diventeranno più chiare nel corso delle prossime settimane. La speranza è che si eviti di creare un caos di certificati eterogenei e incompatibili tra loro, che funzionano in alcuni paesi e per alcune compagnie aeree, e non per tutti gli altri. Questo sì che sarebbe davvero deleterio per un l’intero comparto.

I Nostri Dubbi

Non è chiaro dove e come si otterrà l’abilitazione al Certificato Verde Digitale UE; per ora si parla solo di ente emittente -dunque  un ospedale, un centro di test accreditato o un’autorità sanitaria- ma non è stato ancora implementato alcun protocollo specifico nel nostro paese. Si spera che l’assegnazione del passaporto diventi automatica, dopo un test molecolare, il vaccino o il certificato di guarigione.

Ma come regolarsi con chi è già vaccinato o guarito? A quale ente dovranno rivolgersi gli utenti? L’ansia che ci assale è che ogni regione debba/voglia gestirsi da sé pure su questo fronte: e visti i prodromi, non promette bene.

Altra cosa. Oramai ci sono persone che hanno fatto il vaccino molti mesi fa, e sappiamo che la copertura anticorpale di quelli a mRNA arriva a circa 9 mesi; come ci si regola dal 10º mese in poi? Il passaporto vaccinale viene revocato automaticamente? Oppure bisogna ripetere un richiamo del vaccino? E se non ci sono ancora dosi a sufficienza?

Insomma, non sarà un’impresa facile; e visto l’andamento delle cose soprattutto in certe regioni, sospettiamo neppure tanto rapida.

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