Realtà Aumentata, Apple studia le possibilità

Un manipolo di ingegneri a Cupertino studia come portare la Realtà Aumentata sui prodotti Apple. Lo rivela un noto analista.
Realtà Aumentata, Apple studia le possibilità
Un manipolo di ingegneri a Cupertino studia come portare la Realtà Aumentata sui prodotti Apple. Lo rivela un noto analista.


Non ci voleva un analista per intuire che il reparto Ricerca e lo Sviluppo di Cupertino studiasse anche le possibilità aperte dalla Realtà Aumentata, ma una conferma illustre è sempre meglio di niente. In una recente nota agli analisti, Gene Munster di Piper Jaffray ha scritto che Apple sta indagando in nbe questo campo, ma le prime applicazioni pratiche arriveranno solo tra molti anni.

Munster non ha dubbi. Apple si sta preparando a realizzare la prossima rivoluzione digitale nel mondo del computing, e sarà capace di realizzare computer indossabili che la gente vorrà effettivamente indossare. Purtroppo, però, l’adozione di massa della Realtà Aumentata non si consoliderà prima di dieci anni a partire da oggi:

Sebbene limitato, riteniamo che Apple possieda un piccolo gruppo di ingegneri che esplori le applicazioni della realtà aumentata. Crediamo che in nuce, il gruppo sia per lo più provando a capire come creare una interfaccia indossabile con una design che risulti accettabile da parte dell’industria della moda e della società. A questo punto, riteniamo che sia difficile determinare se o quando questi esperimenti confluiranno in un prodotto.

Come dire, a Cupertino ci stanno lavorando ma non lo sanno neppure loro se e quando le proverbiali rose fioriranno. D’altro canto, la prudenza è d’obbligo, soprattutto ora che Google Glass -il più noto e interessante progetto di Realtà Aumentata esistente- è ufficialmente in panne. Ma c’è anche un altro problema, che è di tipo sociale; gli occhiali di Google rappresentano una minaccia per la sicurezza, e per via della loro capacità di registrare foto e video, negli USA sono stati ufficialmente banditi da molti luoghi pubblici, tipo cinema, scuole, ristoranti, casinò, circoli sportivi, banche e altro.

Tutte questioni che Apple dovrà affrontare, se e quando deciderà di lanciarsi nell’arena. Ecco perché 10 anni non sembrano poi tanti, visto il contesto: forse, prima ancora che tecnologico, l’impasse è principalmente culturale.

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