Regno Unito: Apple condannata a pagare le spese legali a Samsung

Apple paga caro il messaggio sul proprio sito: dovrà pagare le spese legali a Samsung nel Regno Unito.
Regno Unito: Apple condannata a pagare le spese legali a Samsung
Apple paga caro il messaggio sul proprio sito: dovrà pagare le spese legali a Samsung nel Regno Unito.

La battaglia legale tra Apple e Samsung nel Regno Unito sta portando con sé degli strascichi non indifferenti. Inizialmente condannata a fare pubblica ammenda sul caso, Apple si è poi vista costretta a cambiare il proprio messaggio, non senza ulteriori polemiche per aver nascosto il testo su apple.co.uk salvo poi correggere il tiro. Ma tutto ciò per la Corte d’Appello non è bastato, visto che è arrivata anche la condanna per Cupertino a pagare le spese legali a Samsung.

Nella sentenza pubblicata online è possibile leggere i motivi della decisione della Corte, arrivata in seguito alle proteste ufficiali da parte di Samsung relative sia alla pubblicazione del messaggio di Apple su carta che attraverso il suo sito. Nel primo caso, il giudice parla di indolenza nel rispettare l’ordine, secondo il quale il testo avrebbe dovuto essere pubblicato nel “primo numero disponibile” di quotidiani e magazine specificati.

Per quanto riguarda il problema sul sito, definito “molto più serio”, accogliendo le proteste di Samsung legate all’inclusione nella prima versione del messaggio della famosa frase:

“[I tablet Galaxy] non hanno lo stesso livello di raffinatezza ed estrema semplicità posseduta dal design Apple. Non sono altrettanto fighi.”

Continua dopo il break.

Proprio il paragone sulla figosità dei dispositivi non è stato gradito dal giudice, secondo il quale il messaggio avrebbe potuto essere mal interpretato. Anche alla luce della decisione di Apple di menzionare le cause attualmente in corso negli Stati Uniti, reclamando la vittoria ma omettendo di notare che lo stesso tipo di accusa sul design è stato respinto anche dall’altra parte dell’Atlantico:

“Il lettore medio avrebbe potuto pensare che la decisione in UK era contraria a quella negli USA. Ben lontano da tutto ciò, era in accordo con essa.”

Ultimo ma non ultimo, il tempo impiegato da Apple per aggiornare il sito:

“Mr. Beloff [il legale di Apple, ndR], su istruzioni (probabilmente date da Apple) ci ha detto che per ‘ragioni tecniche’ Apple aveva bisogno di 14 giorni per ottemperare. […] Alla fine concedemmo 48 ore che consideravo generose. Stabilimmo che il tempo potesse essere esteso da una richiesta supportata da una deposizione giurata da un dirigente senior, spiegando le ragioni per tale necessità. Nessuna richiesta è arrivata. Spero che la mancanza d’integrità in questo episodio sia completamente atipica di Apple.

La risposta di Apple? Probabilmente non dovremo attendere molto per vederla, anche se dobbiamo dire che questa storia non sta giovando a nessuno dei soggetti coinvolti. Per Apple e Samsung, allo stato attuale delle cose, un accordo simil-HTC resta la via più auspicabile, anche per noi consumatori.

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