Schermi LCD: Apple non esita a pagarli il triplo

Schermi LCD: Apple non esita a pagarli il triplo



Non è una novità che Apple proponga ai propri fornitori un incremento del prezzo dei singoli pezzi, in periodi di sovrapproduzione. La settimana scorsa, il DigiTimes segnalava che Apple è ora in condizioni di aumentare il compenso ai fornitori di schermi multitouch al fine di assicurarsi un flusso costante delle componenti per il nuovo iPad 2.

Apple non ha esitato a pagare a A.U. Optonic un prezzo da 3 a 4 volte superiore per garantirsi il grosso della produzione di schermi LCD. Sembra che l’ordinativo ammonti a 30 milioni di pezzi, tutti schermi LCD e tutti per dispositivi iOS. Ci chiediamo se un tale volume di componenti a un tale prezzo non faccia parte di una strategia di Apple per alzare il corso degli schermi LCD e bloccare così la crescita dei concorrenti. Apparentemente il margine di guadagno che Apple ha sui suoi iDispositivi permette un tale aumento dei costi di produzione, mentre eviterà nel prossimo futuro che i prodotti della concorrenza vengano venduti a un prezzo troppo competitivi per Cupertino.

Nel frattempo, Foxconn, la maggior fornitrice di componenti di Apple, ha annunciato una perdita di circa 100 milioni di euro nell’ultimo semestre, su un volume d’affari di 2,1 miliardi di euro. La notizia sembra essere direttamente correlata con la strategia di Apple, anche se la versione ufficiale parla di un investimento di grosse proporzioni: ricordiamo che Foxconn sta aprendo nuove fabbriche e che la produzione in Cina sta diventando molto più costosa. L’impennata del costo del lavoro causata dalla scarsità di personale, da un rafforzamento della moneta cinese che rende l’esportazione più gravosa e dall’aumento dei costi degli alloggi stanno rendendo la fabbricazione di apparati elettronici e di componenti sempre più costosa.

[Via MacBidouille | Foto Nick Hubbard]

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