Secondo uno studio Compete il 73% degli utenti fa un uso non professionale di iPhone

Secondo uno studio Compete il 73% degli utenti fa un uso non professionale di iPhone

Secondo uno studio a cura di Compete, che ha monitorato le attività online e offline di un gruppo di 600 utenti di smartphone, il 73% degli utenti iPhone usa il suo apparecchio principalmente per motivi personali. Al contrario, il 59% degli utilizzatori di smartphone di altre marche come RIM, HTC e Nokia, ne fanno un uso professionale.

In questo, l’iPhone Apple ha creato veramente un nuovo tipo di bisogno, anche fra i clienti più affezionati degli altri produttori di dispositivi mobili più “business oriented”. E gli sforzi da parte di RIM e di Nokia di costruire dei possibili rivali di App Store cominciano a vedersi, sebbene per ora siano come due Davide a metà contro un immenso Golia, per giunta anche vincente dal punto di vista della cura dell’immagine, cosa in cui certo non eccelleva il suo antecedente biblico.

In sostanza, grazie ad iPhone l’uso di uno smartphone sta migrando dalla produttività aziendale a quella personale. Anzi, sta creando una nuova possibile produttività personale, per molti utenti di social network e di applicazioni basate sul GPS. Danielle Nohe di Compete, che ha diretto la ricerca, ne commenta i risultati così:

“L’iPhone è così portato all’uso personale che le sue stesse campagne pubblicitarie non puntano più a promuovere caratteristiche tecniche dell’apparecchio, ma le sue applicazioni sociali o legate al geo-posizionamento”. [..] Abbiamo chiesto agli utenti iPhone di elencarci le applicazioni che usano di più, e ci hanno risposto, per il 39%, applicazioni sulle previsioni del tempo, il 25% Facebook, il 7% Shazam, and il LoseIt”.

[Via | New York Times]

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