Servizio di streaming musicale: Apple elimina il buffering con frammenti memorizzati localmente?

Servizio di streaming musicale: Apple elimina il buffering con frammenti memorizzati localmente?


L’ufficio brevetti statunitense ha pubblicato una richiesta da parte di Apple per un sistema che dovrebbe eliminare i caricamenti e i ritardi del buffer durante lo streaming dei file, sfruttando la possibilità di salvare piccole porzioni del contenuto localmente sul terminale dell’utente. La richiesta di brevetto, intitolata “Local Storage of a Portion of Streamed Media Items” è stata inoltrata lo scorso Novembre 2009 e risulta particolarmente interessante oggi che Apple ha concluso un accordo con EMI per il proprio servizio musicale cloud-based.

L’invenzione è stata pensata per il playback dei media in streaming utilizzando un terminale elettronico tramite il salvataggio in locale di uno o più parti dello stesso, in modo che la clip possa essere immediatamente riprodotta nel caso in cui l’utente lo richieda. Mentre la clip viene riprodotta, il terminale recupera il resto del file dalla libreria media dell’utente come stream attraverso la rete. Una volta completata la riproduzione della clip, il terminale può effettuare lo switch immediato allo stream ricevuto dalla libreria, autenticandosi tramite più password e token.

In questo caso, i requisiti di storage locale possono essere significativamente ridotti, mantenendo solo pochi secondi di ogni file audio o video sul dispositivo stesso. Il contenuto può essere riprodotto immediatamente dopo la selezione dell’utente come il “reminder” del file richiesto effettua lo streaming in sottofondo, venendo poi immediatamente accorpato alla clip in riproduzione. Questa soluzione elimina il ritardo che normalmente si vefica con le soluzioni di solo streaming.

Insieme al brevetto troviamo l’immagine schematica della finestra di iTunes che mostra le preferenze di sincronizzazione della musica per l’iPhone, tramite le quali l’utente può selezionare se utilizzare questo metodo, oltre alla possibilità di settare requisiti di velocità di connessione minima.

[Via Apple Insider]

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