Siri, il grande assente di Mountain Lion

Prendetelo come un volo pindarico: Siri su Mac. Possibilità concreta o semplice fantasia? Il futuro di Apple passerà anche per la voce.
Siri, il grande assente di Mountain Lion
Prendetelo come un volo pindarico: Siri su Mac. Possibilità concreta o semplice fantasia? Il futuro di Apple passerà anche per la voce.


Peccato che, tra le tante feature che Mountain Lion ha ereditato da iOS, manchi proprio il “modesto assistente virtuale” di Cupertino perché John Gruber a riguardo non ha dubbi: fosse anche solo per le funzioni di dettatura integrate, Siri su Mac farebbe la gioia di milioni di utenti. Ecco perché.

Ci sono gli iMessage, il Centro Notifiche, i Promemoria e anche le Note, ma di Siri non si parla proprio. Qualcuno sostiene che si sia trattato d’una scelta obbligata per via dell’inadeguatezza dei microfoni installati sui Mac recenti e meno recenti, ma a dire di Lex Friedman le motivazioni stanno altrove. Che sia per ragioni di marketing (per incentivare l’acquisto al prossimo Major Update) o di contingenza (il servizio versa ancora in stato di beta e di tanto in tanto subisce qualche downtime), l’integrazione con Siri è ancora lungi dal venire, ma il suo contributo alla piattaforma Mac potrebbe risultare davvero entusiasmante.

A differenza dell’antiquata tecnologia chiamata “Voce”, legnosa e limitata per gli standard di oggi, Siri potrebbe comparire esclusivamente su richiesta, magari in seguito ad una pressione lunga del tasto Esc. Potrebbe ereditare quanto meno tutte le funzionalità di iOS, se non integrarne di nuove, e magari visualizzare le eventuali risposte sul browser e sui widget di sistema. Dopotutto, dal punto di vista software, a Mountain Lion non manca nulla del fratello minore, ed estendere eventualmente il supporto di Siri anche a Safari o iTunes non dovrebbe rappresentare un impasse per gli ingegnosi ingegneri di Cupertino.

Anzi, potrebbe essere l’occasione per creare una sorta di collante vocale a livello di sistema: cose come l’apertura e la chiusura delle app, il passaggio dall’una all’altra, una ricerca Spotlight, la possibilità di scrivere e inviare tweet e -perché no- un set di API per l’integrazione con i software di terze parti. E poi ovviamente un servizio di trascrizione vocale direttamente integrato nel Sistema Operativo: un incubo per Nuance, visto che incidentalmente sono pure quelli dietro a Dragon Dictation per OS X.

Il sospetto tuttavia è che né Apple né la tecnologia dietro Siri siano ancora sufficientemente maturi per una diffusione di tale portata. Arriverà -oh, se arriverà- ma non oggi e non su questi Mac.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti