Denunciato lo stalker di Tim Cook, gli portava fiori e champagne

Tim Cook ha il suo personale stalker. Si chiama Rakesh Sharma e, prima della denuncia, gli invadeva casa e gli portava fiori e champagne.
Denunciato lo stalker di Tim Cook, gli portava fiori e champagne
Tim Cook ha il suo personale stalker. Si chiama Rakesh Sharma e, prima della denuncia, gli invadeva casa e gli portava fiori e champagne.

Si chiama Rakesh “Rocky” Sharma, ha 42 anni ed è il primo stalker ufficiale di Tim Cook. Ha tentato di intrufolarsi almeno due volte a casa sua, e in un’occasione gli ha portato pure rose e champagne. Un’altra volta, invece, ha pubblicato foto piccanti e l’ha taggato su Twitter.

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Nella denuncia presentata dai legali di Cook, si legge che Sharma avrebbe dimostrato un carattere “imprevedibile, minaccioso e bizzarro” con alti e bassi che ultimamente si era fatto davvero preoccupante, arrivando a chiamare altri dirigenti Apple e lasciando continuamente messaggi in segreteria.

Nella relazione del responsabile della sicurezza del Campus Apple, si legge di un’escalation di eventi:

“La condotta del Sig. Sharma ha raggiunto nuovi picchi passando dai messaggi in segreteria ai tentativi di effrazione del domicilio del CEO Apple […] a Palo Alto, con ingresso nella proprietà attraverso i cancelli chiusi e senza autorizzazione, il Sig. Sharma ha tentato di consegnare fiori e una bottiglia di champagne.”

Dopodiché, ha iniziato a pubblicare foto molto sfacciate sul proprio account Twitter con riferimenti a Cook e, non contento, ha tentato per la terza volta di entrare a casa sua, riuscendo perfino a suonare il campanello; poi si è dato alla fuga prima dell’arrivo della polizia.

Infine, dopo le telefonate a Cook, all’assistenza e all’ufficio legale, i legali dell’iCEO hanno fatto recapitare a Sharma un’ingiunzione di desistenza, che però è risultata poco efficace. Poco dopo infatti, sono partite le chiamate ad Apple Care con minacce molto preoccupanti:

“Il Sig. Sharma ha affermato di conoscere dove vivono i dirigenti Apple, e ha aggiunto che “Non voglio usare le munizioni, ma conoscono gente in grado di farlo”; infine ha dichiarato che il CEO di Apple è un criminale e che Apple avrebbe tentato di ucciderlo mentre era in ospedale.”

Sulla scia di questi allucinanti eventi -che hanno portato il responsabile della sicurezza a “soffrire di stress emotivo e ansia”- Apple aveva richiesto l’interdizione dell’uomo da tutte le location corporate di Cupertino, Santa Clara, Sunnyvale e San Jose, oltreché dall’area dei negozi e dalle “residenze o proprietà di qualunque dei dirigenti Apple.” La Corte Superiore di Santa Clara tuttavia si è limitata a emettere un ordine restrittivo temporaneo che impone a Sharma di orbitare a non meno di 200 metri da Cook e da tre membri del team di sicurezza di Cupertino nell’area di Apple Park, Infinite Loop e la residenza di Tim Cook.

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