In una intervista durante la Bloomberg Design Conference di questa settimana, l’ex designer Apple e CEO di Nest -Tony Fadell- ha svelato uno dei segreti del successo di Cupertino e la cosa è meno banale di quanto potrebbe sembrare. Per creare un gadget amato dal pubblico, ha spiegato, occorre che ad amarlo per primi siano i suoi creatori; ma il vero asso nella manica è la visione d’insieme condivisa tra tutti. Ecco che cosa intende.
Fadell ha raccontato che nelle multinazionali come Philips, e in quelle in cui in generale l’approccio è dettato soprattutto dalla parte finanziaria, la maggior parte dei prodotti che i designer creano non vede mai le luci della ribalta:
“Nove volte su dieci, o 99 su 100, ti uccidono il progetto, o all’inizio, o a metà o addirittura alla fine, proprio quando sembrava che stessero per lanciarlo,” ha affermato Fadell.
Se il manager cambia, poi, e non capisce che cos’era il prodotto, lo cancella senza tanti complimenti, ha aggiunto. Una simile cultura significa che i designer non faranno mai del loro meglio, ma si atterranno al minimo sindacale durante lo sviluppo di prodotto. Perché affannarsi tanto se poi il tuo progetto verrà comunque gettato al macero?
E invece, a Cupertino il 99% dei progetti che supera una certa pietra miliare viene sempre commercializzata. Tutti coloro che partecipano al medesimo progetto -dal management, ai designer ma anche gli addetti marketing- sono stabilmente sulla medesima lunghezza d’onda per quanto riguarda la visione del prodotto da consegnare. E un improbabile cambiamento ai piani alti non ha mai ripercussioni drastiche sul lavoro già fatto:
“Quando sei in una cultura che ha un certo punto di vista, e che ti spinge a lanciare tutto quel che si fa, sai già cosa ti aspetta, e fai di tutto per dare il meglio ogni volta.”
Tony Fadell, ribattezzato il “padre dell’iPod,” è anche l’uomo ha determinato lo sviluppo dei primi iPhone; poi, dopo 9 anni di fedeli servigi, ha lasciato Apple per lanciarsi nel promettentissimo business del termostato intelligente.