Uno sguardo all'iPhone 3GS - Seconda Parte

Uno sguardo all'iPhone 3GS - Seconda Parte


Continuiamo il nostro racconto di iPhone 3GS, cominciato qualche tempo fa con le prime indicazioni, parlando delle capacità video e fotografiche del dispositivo di Apple.
Ormai da anni, infatti, i telefonini integrano una fotocamera, tanto da costituire buona parte delle fotografie digitali totali scattate nel mondo.
Dopo le critiche ricevute per l’inadeguatezza della fotocamera degli iPhone di prima e seconda generazione, Apple ha scelto per questo 3GS un sensore da 3,1 megapixel : la scheda tecnica riporta la presenza di autofocus ed autoesposizione, ma le cose non stanno esattamente così.

Pur in assenza di una documentazione ufficiale, tanto le indiscrezioni quanto le nostre prove dimostrano uno scenario ben diverso: la fotocamera di iPhone 3GS, infatti, sfrutta la tecnologia Software Lens, di cui vi abbiamo parlato qualche tempo fa.
Si è di fronte, in realtà, ad un gruppo di 4 lenti in materiale plastico, a fuoco sostanzialmente fisso: la messa a fuoco (e dunque la selezione di un piano e di una profondità di campo) avviene a livello totalmente software.
Siamo sicuri che, apprendendo questa notizia, molti appassionati di fotografia si staranno già sentendo male: l’effetto ottenibile, in realtà, non è così atroce come si potrebbe pensare. La tecnologia implementata, unita alla scelta di una ridotta apertura di diaframma permette a questo sistema fotografico di livello qualitativo obiettivamente basso, di ottenere risultati decenti, addirittura soddisfacenti quando e condizioni di luce sono ottimali.

Ovvio che, di fronte a compiti più gravosi, i limiti della fotocamera si dimostrino in tutta la loro ampiezza: tralasciando il rumore ben evidente quando la luminosità è scarsa, la scarsa apertura del diaframma crea fastidiosi riflessi tra le lenti che, se inizialmente possono risultare d’impatto, stancano in fretta e farebbero desiderare ottiche più performanti.
La resa cromatica, per contro, è decisamente buona (sempre tenendo conto di essere alle prese con un telefonino) così come è da salutare con favore la scomparsa di quell’effetto nebbia che spesso affligge le immagini catturate da questo tipo di sensori.

La galleria di immagini che vi poponiamo (e che trovate in calce a questo articolo) è stata creata per sintetizzare l’utilizzo dell’utente medio: spiaggia, mare, tramonto, notte. In questo modo potrete valutare autonomamente il comportamento di iPhone 3GS nelle principali condizioni di luce.

Ma ciò che differenzia maggiormente questo iPhone dal suo predecessore è sicuramente la possibilità di riprendere video. Il dispositivo è in grado di catturare un filmato di 640×480 pixel di risoluzione, ad un framerate di 30 per secondo: il quadro è simile a ciò che si ottiene dai più diffusi modelli concorrenti.
Il risultato è, in questo caso, di assoluto valore: i video appaiono nitidi e ben contrastati; la scelta del piano focale (come abbiamo visto, non possiamo parlare di un vero e proprio autofocus) è rapida ed accurata, così come veloce è l’autoesposizione.
Anche l’audio è ben chiaro: forse il microfono è fin troppo sensibile, saturando lo stream in caso di rumori molto forti (musica dal vivo, fuochi d’artificio, ecc.).

Il vero problema dei video ripresi con iPhone 3GS è in realtà comune a buona parte dei dispositivi che catturano video: si tratta di artefatti dovuti al panning, ovvero ai movimenti durante le riprese. Come abbiamo già visto, tuttavia, basterebbe un sistema di stabilizzazione per portare le riprese ad un livello decisamente superiore.
In ogni caso le potenzialità video di iPhone 3GS ci sono apparse assolutamente adeguate agli scopi, ludici sostanzialmente, per cui è stato pensato il dispositivo.

Anche in questo caso vi proponiamo un breve filmato che cerca di fornirvi un quadro accurato delle potenzialità del dispositivo, essendo stato girato in condizioni di luce critica e variabile.

Ci ha convinto meno la possibilità di editare i filmati su dispositivo. Il sistema è certamente dotato di una interfaccia intuitiva e facile da utilizzare, ma è afflitto da un difetto che ne vanifica quasi ogni utilità: l’editing dei filmati, infatti, è distruttivo, ovvero le parti tagliate da un filmato vengono irrimediabilmente perdute. Fino a che Apple non risolverà questo inconveniente (e dovrebbe già avvenire nel prossimo update 3.1 di iPhone OS), possiamo dimenticare la presenza di questa feature.

Se l’editing video non ci ha entusiasmato, ci hanno davvero colpito le cose che si possono fare con le immagini grazie alle decine di applicazioni disponibili su App Store.
Le possibilità sono praticamente infinite: dalla gestione di contrasto, nitidezza e toni alla simulazione di famosi modelli di fotocamere. Una delle più simpatiche ci è sembrata ColorCanvas, che permette di creare immagini in parte desaturate: un tool gratuito che consente di divertirsi creando immagini di forte impatto. Ma si tratta di uno solo, tra i numerosissimi esempi disponibili.

Per concludere, possiamo affermare che, se da un lato iPhone 3GS non può certo impensierire dispositivi dedicati allo scopo, come foto e videocamere, dall’altro bisogna ammettere che per le esigenze del casual shooter le prestazioni sono più che sufficienti.
Se aggiungiamo la facilità con cui è possibile condividere, tramite MMS, Email, MobileMe e software e servizi di terze parti, foto e video, ecco che la ricetta appare decisamente vincente.

Il nostro appuntamento è per la terza ed ultima parte del nostro approfondimento riguardante il nuovo melafonino: parleremo delle sue potenzialità come piattaforma di gioco e di moltre altre feature, senza di dimenticare di rispondere alle eventuali richieste di approfondimento che ci avete fatto pervenire scrivendoci.
Stay tuned!

Uno sguardo ad iPhone 3GS
Uno sguardo ad iPhone 3GS
Uno sguardo ad iPhone 3GS
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