Un'utility gratuita scova le infezioni da Trojan Flashback [Aggiornato]

Da Juan Leon arriva una piccola utility in grado di scovare automaticamente se il Mac è stato infettato dal Trojan Flashback. Senza complicazioni, password o l'uso del terminale.
Un'utility gratuita scova le infezioni da Trojan Flashback [Aggiornato]
Da Juan Leon arriva una piccola utility in grado di scovare automaticamente se il Mac è stato infettato dal Trojan Flashback. Senza complicazioni, password o l'uso del terminale.


Se i 700.000 e passa contagi del Trojan Flashback vi fanno paura, e non siete sufficientemente avvezzi al Terminale per seguire le istruzioni che vi abbiamo fornito giorni fa, state sereni: uno sviluppatore ha creato il primo strumento gratuito -e semplice da usare- adatto all’individuazione dell’infezione.

Parliamo di Flashback Checker [qui il link per il download], la prima utility di Juan Leon pensata per ricercare sul Mac le tracce del malware più diffuso della storia di Apple. L’idea gli è venuta da un professionista IT specializzato nei computer con la mela:

Ho visto su Twitter che [il professionista IT di cui sopra] aveva creato alcuni script per aiutare gli altri, e ho pensato che ne potessi ricavare un’applicazione nativa in grado, in un colpo solo, di verificare la presenza di tutte le varianti. Mi ha suggerito di rendere disponibile il codice sorgente per guadagnare più credibilità. Ho ricercato il problema e in un paio d’ore ho tirato fuori il Flashback Checker.

Il Trojan in questione, il primo a installarsi e propagarsi sui Mac anche senza la password d’amministratore, sta causando non pochi dispiaceri agli utenti Apple sparsi per il globo; e sebbene alcune patch siano state rilasciate col preciso intento di stuccare la falla, di per sé nulla fanno per l’eventuale epurazione del malware. Ecco perché è importante una corretta diagnosi, e oggi, con questa utility, diventa davvero una cosa alla portata di tutti.

Sfortunatamente, l’app non include alcuna routine di rimozione (dopotutto, chi si sognerebbe di immettere la propria password d’amministratore alla richiesta d’una anonimo software prodotto da uno sviluppatore sconosciuto?); tuttavia, propone un link e dei suggerimenti per la cancellazione manuale. Che poi sono i vecchi consigli di F-secure.

Meglio sarebbe se fosse il Sistema Operativo stesso a occuparsi della faccenda, ma su questo versante Apple fa orecchie da mercante. Qualcuno suggerisce che a Cupertino dovrebbero iniziare a pubblicizzare in modo diretto gli antivirus per il resto di noi; non condividiamo l’allarme, non ancora per lo meno, ma è evidente che Apple dovrebbe iniziare seriamente a pensare a qualche contromisura adeguata. Anche perché Gate Keeper da solo non sembra una risposta sufficiente.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti