Vacanze in USA: poche le alternative per il roaming con iPhone?

Vacanze in USA: poche le alternative per il roaming con iPhone?

Courtesy of Art of the iPhone

Vuoi per il costo del dollaro, ancora conveniente, vuoi per i voli low-cost, ma sono tanti i nostri connazionali che anche quest’anno hanno scelto come meta delle vacanze gli Stati Uniti d’America.
Tralasciando eventuali scorrerie negli Apple Store (come quello di 5th Avenue), le spese impreviste possono costituire un importante capitolo del budget della vacanza. Tra queste, una delle meno considerate ma purtroppo spesso più pesanti, è la bolletta telefonica dovuta agli spesso esorbitanti costi del roaming internazionale, soprattutto per le connessioni dati.

La soluzione più ovvia è sfruttare la miriade di hot-spot WiFi presenti sul territorio americano: in questo modo navigazione e telefonate (con Skype o altri servizi VoIP per iPhone) non peseranno più di tanto.

A volte, tuttavia, sfruttare questa opzione non è possibile ed ecco che i viaggiatori più esperti potrebbero pensare ad un trucchetto spesso utilizzato da chi va negli altri paesi europei: acquistare un SIM prepagata locale, infatti, spesso permette di abbattere i costi delle telefonate.
In Europa, ed in molti altri paesi non ci sono particolari difficoltà, ma negli USA le cose stanno in modo un pelo diverso.

Per un utente di iPhone, la prima opzione ragionevole sarebbe quella di rivolgersi ad uno store di AT&T, principale operatore telefonico americano, nonchè esclusivista del melafonino. Questo tentativo, tuttavia, sarà destinato al fallimento, dal momento che AT&T non prevede più piani dati per i profili ricaricabili e, addirittura, non distribuisce più SIM ricaricabili senza l’acquisto contestuale di un telefonino. A meno di sottoscrivere un contratto biennale (cosa non troppo furba per un turista mordi-e-fuggi), sarà meglio dimenticarsi di questo carrier.

Il principale concorrente di AT&T, T-Mobile, sulla carta sembra avere in catalogo buone alternative: peccato che anche le SIM card ricaricabili di questo carrier sembrino introvabili negli store a stelle e strisce. Anche trovandole, comunque, bisognerebbe fare i conti con l’impossibilità di connettersi in UMTS (il network di T-Mobile non supporta questa tecnologia) e con costi per le chiamate internazionali poco competitivi.

Utilizzare altri operatori è ancora più complicato: Verizon sta iniziando solo ora la copertura del territorio con la tecnologia GSM, mentre altre realtà sono territoriali e se ci si sposta su stati diversi i costi salgono.

Per la soluzione migliore, dunque, si torna all’inzio: teniamoci stretta la nostra SIM italiana, disabilitiamo il roaming dati e affidiamoci a WiFi e VoIP.
E, soprattutto, godiamoci la vacanza!

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